Telecom Italia ha concluso con successo il lancio di un’emissione obbligazionaria a tasso fisso per 1,25 miliardi di euro destinata ad investitori istituzionali. Il bond è senior unsecured ed è stato offerto in sottoscrizione a investitori istituzionali.

 

L’ottima qualità e l’ammontare del book di ordini  – recita una nota della società – confermano ancora una volta il favore della comunità finanziaria internazionale verso il credito Telecom Italia, ed hanno permesso di prezzare l’emissione con un rendimento inferiore rispetto a quanto inizialmente indicato al mercato, fissando la cedola al 2,375%, la più bassa di sempre tra i bond in Euro non convertibili emessi dal Gruppo.

 

Obbligazioni Telecom Italia 2,375% 2027

 

Il rendimento dell’emissione (Isin XS1698218523), pari a 2,468%, risulta largamente inferiore al costo medio del debito del Gruppo, che a fine giugno 2017 si attestava al 5%. L’emissione si inserisce nel processo di ottimizzazione e rifinanziamento del debito in scadenza. Il titolo è stato collocato al prezzo di 99,185 e matura una cedola annua del 2,375% fino al 2027 con data di stacco il 12 ottobre. Il rimborso avverrà in unica soluzione alla pari dopo dieci anni. Il rendimento effettivo a scadenza pari a 2,468%, corrisponde ad un rendimento di 157 punti base sopra il tasso di riferimento (mid swap). Il bond Telecom Italia è quotato sulla borsa del Lussemburgo presso la quale è possibile negoziarlo per importi minimi di 1000.000 euro e multipli di 1.000. A breve sarà disponibile anche sul circuito domestico EutoTLX ed EuroMot di Borsa Italiana.

 

Il rating di Telecom Italia

 

I titoli sono stati emessi nell’ambito del programma EMTN da Euro 20 miliardi del Gruppo e saranno quotati presso la Borsa del Lussemburgo. Telecom Italia ha rating Ba1 (outlook stabile) per Moody’s e BB+ (positivo) per S&P; Fitch ha invece una valutazione ‘investment grade’, BBB- (outlook stabile), che rende le obbligazioni del gruppo acquistabili dall‘Eurosistema nell‘ambito del programma corporate bond del Qe.

Lo scorso 12 luglio, Standard & Poor’s aveva confermato il rating a lungo termine e ha alzato l’outlook da ‘stabile’ a ‘positivo’. Dalla società di rating si spiega che il gruppo di tlc continua a “attuare con successo il suo piano di efficientamento e ci aspettiamo spese per capitale molto più basse dal 2018“. Inoltre “gli investimenti significativi nella fibra e nelle reti mobili posizionano bene la società contro i rischi di una maggiore concorrenza sul mercato italiano“. In particolare “una significativa sovrapposizione rete in fibra da parte di Open Fiber potrebbe portare a una feroce concorrenza sui prezzi in quelle aree e portare a perdite graduali dei ricavi all’ingrosso“.