Sempre più si sente parlare negli ambienti della finanza di obbligazioni sostenibili. Ma cosa sono e a cosa servono? Da un punto di vista prettamente formale e sostanziale, le obbligazioni sostenibili non sono per nulla diverse dalle obbligazioni ordinarie trattandosi di fatto di prestiti in denaro che dovranno essere rimborsati a scadenza riconoscendo al creditore un tasso d’interesse prestabilito.

Tuttavia gli emittenti tendono oggi ad emettere obbligazioni a sostegno di particolari progetti sociali o economici a tutela dell’ambiente (da qui il vocabolo “sostenibile”) in maniera tale da sensibilizzare l’investitore o colui che presta denaro a rivolgersi a emittenti che spieghino chiaramente che i soldi prestati saranno impiegati a tali scopi.

Le obbligazioni sostenibili sono quindi titoli di debito per raccogliere fondi da destinare a particolari progetti di sostenibilità economico-sociale.

Le obbligazioni sostenibili della Banca Mondiale

Una delle più importanti e conosciute istituzioni finanziarie che emette costantemente bond sostenibili è la Banca Mondiale. Fondata nel dopoguerra con lo scopo iniziale di sostenere la ricostruzione dell’Europa distrutta dalla seconda guerra mondiale, oggi le obbligazioni della Banca Mondiale (rating AAA) sono emesse in varie valute internazionali e vengono destinate principalmente a investitori retail con lo scopo di sostenere progetti di sviluppo economico o a tutela dell’ambiente. La missione della Banca Mondiale si può infatti sintetizzare con l’obiettivo di combattere la povertà e sostenere lo sviluppo economico di determinate aree geografiche in via di sviluppo. A tal fine la Banca finanzia progetti legati al clima, alla salute, alle infrastrutture, all’educazione, alla tutela delle risorse ambientali, ecc.

I catastrophe bond

Fra le emissioni obbligazionarie sostenibili, rientrano anche i catastrophe bond, particolari tipi di bond volti a coprire i rischi derivanti dalle catastrofi naturali. I capitali raccolti tramite i catastrophe bond sono infatti destinati alle popolazioni colpite dalla crisi, come i terremoti, le alluvioni, gli uragani, ecc.

Dal canto suo, l’investitore, dietro lauta remunerazione del capitale sottoforma di interessi, accetta il rischio che parte o tutto il capitale prestato non venga restituito nel caso si verifichi l’evento naturale e catastrofico che richieda l’intervento immediato della Banca. C’è da dire che, data la natura rischiosa dell’obbligazione, lo strumento finanziario è destinato in particolare a investitori istituzionali e qualificati.

La garanzia dei bond Banca Mondiale

Ma perché preferire un bond sostenibile della Banca Mondiale anziché un titolo di Stato? Considerato che in entrambi i casi si tratta di prestare del denaro con una certa garanzia che questo venga restituito, la differenza la fa appunto lo scopo per il quale detto denaro viene impiegato dall’emittente. Investitori più sensibili alle tematiche di sviluppo sostenibile preferisco acquistare obbligazioni di emittenti come la Banca Mondiale che opera a livello globale a differenza di un singolo Stato o azienda che opera a livello circostanziato e per sole esigenze di bilancio. Inoltre, in termini di garanzia per l’investitore, la Banca Mondiale gode dei massimi meriti creditizi da parte di tutte le agenzie di rating.

I corporate bond sostenibili, l’esempio di Enel

Ultimamente anche altri enti sovranazionali, municipali e corporate si stanno rivolgendo agli investitori emettendo obbligazioni sostenibili. Come il caso più recente di Enel che ha collocato bond per 1,5 miliardi di dollari USA allo scopo di produrre energia da fonti rinnovabili investendo quindi in impianti e tecnologie dedicati. L’obbligazione paga una cedola a tasso fisso che potrebbe però subire degli aggravi in termini di interessi da corrispondere all’investitore qualora l’emittente non raggiunga gli obiettivi prefissati entro un certo lasso di tempo.