In un mercato caratterizzato da rendimenti negativi, investire in tutta sicurezza è diventato quasi impossibile. A meno che l’investitore non decida di diversificare i propri investimenti in valute e aree geografiche al di fuori dell’euro. La Banca Europea degli Investimenti (Bei) è una delle poche istituzioni finanziarie sovranazionali in grado di offrire bond denominati in valute diverse dall’euro e al contempo garantire il rimborso del capitale a scadenza e il pagamento degli interessi, oltre che la liquidità sui mercati regolamentati in cui opera.

In proposito, analizziamo oggi l’obbligazione senior Bei 4% 2020 in pesos messicani (MXN).

Obbligazioni Bei 4% 2020 in pesos messicani

Il bond Bei 4% 2020 in pesos messicani è stato emesso dalla Banca Europea degli Investimenti per 2,1 miliardi di pesos il 25 febbraio 2015 al prezzo di 100,11. Da allora il bond si è deprezzato leggermente scendendo sotto la pari e oggi scambia intorno a 98 per un rendimento a scadenza superiore al 4,5%. L’obbligazione corrisponde un coupon a tasso fisso del 4% il 25 febbraio di ogni anno ed è negoziabile sui mercati regolamentati nostrani Mot di Borsa Italiana ed EuroTLX (codice ISIN XS1190713054) per tagli minimi di 1.000 MXN, circa 48 euro. L’obbligazione gode di rating AAA secondo le maggiori agenzie di rating internazionale, per cui è sicura, tuttavia l’investitore deve sapere che acquistando bond denominati in valute diverse dall’euro si assume il rischio cambio legato al paese sottostante. Il regime fiscale applicato alle obbligazioni Bei è agevolato al 12,50%, al pari dei titoli di stato italiani.

Il rapporto di cambio euro/peso messicano

Da quando è stata collocata sul mercato, l’obbligazione Bei 4% 2020 si è deprezzata di un paio di figure, ma il cambio nei confronti dell’euro è stato sfavorevole ai sottoscrittori. Il pesos si è infatti deprezzato del 23% nei confronti della moneta unica e il trend non sembra ancora terminato. Questo perché il pesos messicano risente dell’andamento dell’economia del paese, strettamente legata al prezzo del petrolio di cui il Messico è grande esportatore.

Il crollo delle quotazioni del greggio ha infatti indebolito le entrate statali in valuta pregiata mettendo sotto pressione la crescita economica e il bilancio dello stato (rating BBB+ per Standard & Poor’s e Fitch). Il peso messicano, pur non essendo una valuta estremamente volatile al pari di quelle di altre economie emergenti, si è quindi indebolito molto e forse potrebbe essere giunto il momento di investire in vista di una possibile ripresa dei corsi da qui al 2020 quando andrà a rimborso il bond.