Forte interesse per le obbligazioni Maire Tecnimont Convertibili. Il piccolo bond da 80 milioni di euro, quotato sul Terzo Mercato della borsa di Vienna, dove normalmente si svolgono le contrattazioni per questo tipo di obbligazioni equity linked, è tornato al centro dell’attenzione degli investitori. Lanciato lo scorso febbraio presso investitori istituzionali, le obbligazioni Maire Tecnimont convertibili non avevano destato molta attenzione, anche perché il valore delle azioni quotate alla borsa di Milano era nettamente distante dallo strike price (2,19 euro), cioè dal prezzo di conversione.

Ma grazie agli ultimi rialzi del titolo in borsa, che ha visto le quotazioni superare abbondantemente tale soglia, anche il bond convertibile è tornato a scambiare con volumi.   Il prezzo delle azioni è vicino al valore di conversione del bond   A far salire il prezzo delle azioni Maire Tecnimont, passate da 1,50 euro (minimi dell’anno)  a oltre il valore di conversione del bond, sono state essenzialmente le buone notizie riguardanti il miglioramento dei conti nel secondo trimestre dell’anno (utile netto a 19,4 milioni, quasi raddoppiato) con le raccomandazioni positive espresse dagli analisti di Barclays che evidenziano come il titolo scambia a sconto rispetto ai concorrenti. Più nel dettaglio – riporta Milano Finanza – la business unit Oil, Gas & Petrolchimico ha visto i ricavi balzare del 12,9% a 649,5 milioni, grazie alle nuove acquisizioni, e il business profit crescere del 10,6% a 87,3 milioni con un ebitda pari a 51,5 milioni (7,9% sui ricavi), in aumento del 14,2%. Non è stata da meno la business unit Energia i cui sono ricavi sono ammontati a 29,5 milioni (+20,2%), il business profit è risultato positivo per 2,2 milioni, in aumento di 3 milioni, e l’ebitda ha raggiunto un milione di euro (3,4% sui ricavi), in aumento rispetto al dato negativo di 1,9 milioni. La business unit Infrastrutture & Ingegneria Civile ha, invece, dovuto fare i conti con ricavi in calo, -43,6% a 77,6 milioni, ma per le cessioni delle commesse Cociv e Metropolitana Copenhagen.
Al netto dei ricavi di queste due commesse (che ammontano a 54 milioni), la diminuzione sarebbe stata del 7,1%. Il business profit di questa divisione è così sceso del 30,8% a 3,6 milioni (+62,4% al netto delle due commesse) e l’ebitda è risultato in sostanziale pareggio, rispetto a un valore negativo per 1 milione. Degna di nota nel corso del semestre – conclude MF – la raccolta di nuovi ordini pari a 894,6 milioni, in aumento di 509,3 milioni rispetto al 30 giugno 2013. In particolare, rientrano nei nuovi ordini del periodo il progetto di espansione Fase II della raffineria di Sonara in Camerun, per un valore pari a 456 milioni, e il progetto ROG per la raffineria Total  di Anversa, per un valore pari a 193 milioni. Il portafoglio ordini è risultato pari a 3,708 milioni, in aumento di 225,6 milioni rispetto al 31 dicembre 2013, principalmente a seguito del forte aumento delle acquisizioni.   Obbligazioni Maire Tecnimont 5,75% CV 2014-2019   Per quanto riguarda il bond convertibile, vale la pena ricordare che Maire Tecnimont ha collocato sul mercato 80 milioni di notes (XS1034126331) che offrono una cedola fissa del 5,75% pagabile su base semestrale il 20 febbraio e il 20 agosto di ogni anno fino al 2019 quando verrà rimborsata. Le obbligazioni, sono state emesse alla pari per un valore nominale unitario pari a 100.000 euro. Il bond è poco liquido e al momento registra un prezzo indicativo di 102 in acquisto per un rendimento a scadenza del 4,85% circa. Il collocamento permette a Maire Tecnimont di ottenere una più ampia diversificazione delle risorse finanziarie e una ottimizzazione della struttura finanziaria della società. I fondi raccolti saranno utilizzati per finanziare l’attività d’impresa, in linea con il piano Industriale 2013-2017 approvato il 5 marzo 2013, e non saranno utilizzati per rimborsare debito bancario. Le Obbligazioni potranno diventare convertibili in azioni ordinarie Maire Tecnimont al prezzo di conversione iniziale fissato a €2,1898, che costituiva, al momento del lancio del bond, un premio del 35% oltre il prezzo medio ponderato delle azioni ordinarie.
 Il prestito obbligazionario ha attratto la domanda da un elevato numero di investitori qualificati di alto profilo, prevalentemente stranieri, a conferma del crescente apprezzamento espresso dal mercato per l’implementazione della nostra strategia technology driven.”