Banca Illimity ha emesso nella giornata di ieri le sue seconde obbligazioni del tipo Senior Preferred per l’importo di 300 milioni di euro. L’operazione rientra nel Programma Euro Medium Term Note da 3 miliardi. Il bond ha durata di 3 anni, dato che la scadenza è stata fissata per il 9 dicembre 2025. E il prossimo 9 dicembre è la data di regolamento. Grazie alla buona accoglienza degli investitori, il rendimento offerto è sceso rispetto alle previsioni iniziali. Infatti, le obbligazioni Illimity offrono 395 punti base sopra il tasso “mid swap” a 3 anni, giù dai +445 punti ipotizzati all’avvio dell’emissione.

Poiché il bond è stato prezzato alla pari, il rendimento è dato inizialmente solo dalla cedola, fissata così al 6,65% sulla base dei dati di cui disponiamo. Quanto al rating, è atteso il giudizio BB- da parte dell’agenzia Fitch. Il 69% della domanda è arrivata dall’Italia, mentre 13% da Regno Unito e Irlanda, 10% dalla Svizzera, 5% dalla Francia e 3% da altri paesi. Quanto alla tipologia degli investitori, il 45% sono Asset Managers e 42% banche.

Illimity è la banca fondata nel 2018 da Corrado Passera, banchiere con un passato anche da ministro delle Infrastrutture nel governo Monti. Al 30 settembre scorso possedeva una raccolta diretta di 3,7 miliardi di euro e nei primi 9 mesi dell’anno aveva maturato un utile netto di 50,6 milioni. Da tempo, la banca è nota tra i risparmiatori per le sue offerte allettanti sui conti deposito a tassi relativamente vantaggiosi.

Obbligazioni Illimity buona occasione per investire

Le obbligazioni Illimity saranno negoziate alla Borsa di Lussemburgo. Si rivelano una buona occasione d’investimento per gli italiani a caccia di rendimento e senza impiegare il capitale per un periodo prolungato. Il tasso d’interesse annuale è alto, chiaramente incorporando un certo rischio di credito che si riflette nel rating. Ad ogni modo, non si tratta di un bond subordinato, per cui nella gerarchia delle passività bancarie si colloca sopra di esso e sotto ai bond garantiti.

Un altro rischio in cui può incorrere l’obbligazionista è di liquidità. L’emissione è avvenuta per un importo limitato ed è probabile che gli investitori istituzionali che hanno acquistato il bond, finiscano in buona parte per tenerselo in portafoglio fino alla scadenza. Ciò dovrebbe limitare gli scambi sul mercato secondario, impedendo un incontro immediato tra domanda e offerta. Chi volesse disinvestire prima della scadenza, dunque, può ritrovarsi senza una controparte a cui vendere subito ai prezzi dati.

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