Debuttano in data odierna, 14 novembre 2022, le nuove obbligazioni emesse da Goldman Sachs a tasso variabile (ISIN: XS2521882071) sul segmento EuroTLX di Borsa Italiana. Si tratta di un’emissione di importo contenuto (100 milioni di euro) e che risulta acquistabile per un lotto minimo di 1.000 euro e multipli di tale cifra. Il bond offre all’investitore una cedola variabile fino alla scadenza del 9 novembre 2026. Pertanto, presenta una durata di 4 anni.

Cedola variabile legata ad Euribor 3 mesi

Vediamo nei dettagli quali condizioni offrono queste obbligazioni Goldman Sachs.

Dicevamo, cedola variabile. Per l’esattezza, il tasso d’interesse è pari all’Euribor a 3 mesi maggiorato di uno spread del 2,10%. La somma tra questi due dati dovrà muoversi all’interno di una cedola minima garantita dello 0% all’anno e di una massima del 5% all’anno.

Lo stacco della cedola per queste obbligazioni Goldman Sachs avverrà il 9 novembre di ogni anno. La data di godimento è stata fissata per il 9 novembre 2022, per cui da quel giorno decorre il calcolo degli interessi. L’Euribor a 3 mesi di riferimento è quello vigente due giorni lavorativi precedenti all’inizio di ogni periodo di interesse. Dunque, per il primo anno di pagamento che avverrà in data 9 novembre 2023, la cedola sarà pari al 3,842% lordo. Infatti, l’Euribor a 3 mesi di riferimento in data 7 novembre era dell’1,742%.

Considerata un’imposizione fiscale del 26%, la cedola netta relativa al primo anno di godimento sarà pari al 2,84% del valore nominale. Chiaramente, il rendimento dipenderà dal prezzo a cui le obbligazioni Goldman Sachs saranno acquistate. Pur essendo state emesse alla pari, infatti, sul mercato secondario potranno salire o scendere. Nel primo caso, il rendimento alla scadenza risulterà inferiore, nel secondo caso superiore.

Obbligazioni Goldman Sachs scommessa sui tassi

Il rischio di credito è da considerarsi molto basso, visto che l’emittente gode di valutazioni solide da parte delle agenzie di rating: BBB+ per S&P, A per Fitch e A2 per Moody’s.

Le obbligazioni Goldman Sachs a tasso variabile possono considerarsi a tutti gli effetti una scommessa sull’andamento futuro dei tassi di mercato. In questi mesi, essi risultano in forte rialzo. Pensate che l’Euribor a 3 mesi è passato da -0,57% a 1,76% quest’anno. Chiaramente, non è detto che questo trend duri ancora a lungo. Se s’interrompesse da qui al novembre 2025, l’obbligazionista riceverebbe una cedola più bassa delle sue aspettative. D’altra parte, egli sarà tutelato contro il rischio di una discesa dei tassi d’interesse in territorio negativo.

Infine, l’unico vero rischio a cui queste obbligazioni Goldman Sachs potrebbero esporre l’investitore consiste nella mancata formazione di un mercato secondario per gli scambi di dimensioni adeguate. Dato il modesto importo emesso, non è certo che si avranno quotidianamente transazioni per la compravendita del bond. Ciò acuirebbe gli spread denaro/lettera, a svantaggio particolarmente di chi desiderasse rivendere prima della scadenza.