Nel mese di febbraio, Goldman Sachs ha emesso obbligazioni a tasso misto in euro e della durata di 5 anni, con scadenza 17 febbraio 2027 (ISIN: XS2398666110). Questo bond corrisponde al possessore una cedola fissa del 2,50% lordo (1,85% netto) per il primo anno, successivamente al quale la cedola diventa variabile e pari all’Euribor a 3 mesi. Essa può variare tra un minimo dello 0,25% lordo (0,185% netto) e un massimo del 2,50% lordo (1,85% netto).

Questo significa che, se alla data di stacco della cedola, l’Euribor a 3 mesi fosse inferiore allo 0,25%, il tasso d’interesse riconosciuto al possessore delle obbligazioni Goldman Sachs non potrà essere inferiore a tale livello.

Se fosse superiore al 2,50%, il tasso non sarà corrisposto sopra tale livello. A conti fatti, l’obbligazionista potrà incassare una cedola minima media annua netta dello 0,518% e massima dell’1,85%.

Obbligazioni Goldman Sachs, variazioni dall’emissione

Dall’emissione sono trascorse meno di tre settimane, durante le quali possiamo affermare che sia un po’ cambiato il mondo. La guerra tra Russia e Ucraina ha creato scompiglio sui mercati finanziari, tanto da avere mandato KO le borse e premiato l’obbligazionario, che aveva debuttato malamente quest’anno. Sul Mercato obbligazionario Telematico di Borsa Italiana, le obbligazioni Goldman Sachs a tasso misto venerdì scorso chiudevano la seduta e la settimana esattamente a 100, cioè alla pari.

Il loro valore più basso lo hanno ad oggi toccato in data 24 febbraio a 99,23 centesimi, quello massimo proprio venerdì scorso. Nel frattempo, l’Euribor a 3 mesi si è mosso di poco al rialzo, chiudendo la scorsa settimana a -0,52%. Ipotizzando che questo fosse il tasso da qui alla scadenza, le obbligazioni Goldman Sachs offrirebbero oggi come oggi un rendimento annuale medio dello 0,68% lordo.

E’ evidente che si tratti di un rendimento assai basso, ma superiore allo 0,65% offerto attualmente dal BTp a 5 anni. Questi viaggiava in area 0,95% nei giorni dell’emissione del bond.

Dunque, le obbligazioni Goldman Sachs sono diventate relativamente più allettanti, pur ancora avide di rendimento per via della caccia ai “safe assets” sui mercati. Peraltro, la stessa guerra russo-ucraina impatterebbe sull’inflazione, accentuandone la corsa, con la conseguenza che l’Euribor a 3 mesi salirebbe più velocemente di quanto sinora atteso, specie se la BCE dovesse segnalare la volontà di alzare i tassi per centrare l’obiettivo della stabilità dei prezzi.