Dopo le obbligazioni sostenibili di giugno per 3,25 miliardi di euro, stavolta ENEL ha collocato sul mercato 4 tranche in dollari per complessivi 4 miliardi. Alti gli ordini, pari a 12 miliardi, 3 volte tanto. Con questa emissione odierna, la compagnia elettrica italiana punta a centrare l’obiettivo di raggiungere il 48% di finanziamenti sostenibili rispetto all’indebitamento totale entro il 2023 e il 70% entro il 2030. I proventi raccolti serviranno per finanziare investimenti per obiettivi di sostenibilità ambientale e, peraltro, anche per finanziare il rimborso di 4 obbligazioni convenzionali per un controvalore di 6 miliardi di dollari.

Dicevamo, 4 le tranche. La prima è stata di 1,25 miliardi. Data di regolamento 12 luglio 2021 e scadenza 12 luglio 2026, cioè si tratta di obbligazioni ENEL a 5 anni. Tasso fisso dell’1,375% e prezzo di emissione del 99,51%. Pertanto, il rendimento lordo alla scadenza esitato è stato dell’1,477%. Tuttavia, nel caso in cui entro il 31 dicembre 2023 non fosse raggiunto l’obiettivo pari o inferiore ai 148 grammi di CO2 per kWh, la cedola salirà dello 0,25% annuo.

La seconda tranche è stata di 1 miliardo. Data di regolamento 12 luglio 2021 e scadenza 12 luglio 2028, cioè durata di 7 anni. Tasso fisso dell’1,875% e prezzo di emissione esitato del 99,596%. Pertanto, il rendimento lordo alla scadenza risulta dell’1,937%. Anche in questo caso, la cedola sale dello 0,25% nel caso in cui la compagnia non fosse in grado di centrare l’obiettivo pari o inferiore a 148 grammi di CO2 per kWh entro il 31 dicembre 2023.

Terza tranche di 1 miliardo. Data di regolamento 12 luglio 2021 e scadenza 12 luglio 2031. Trattasi di obbligazioni ENEL a 10 anni. Tasso d’interesse del 2,25% e prezzo di emissione del 99,378%. Il rendimento lordo alla scadenza è, dunque, del 2,32%. Anche in questo caso, la cedola sale dello 0,25% nel caso in cui la compagnia non centrasse il suddetto obiettivo dei 148 grammi di CO2 per kWh.

Infine, la tranche da 750 milioni. Data di regolamento 12 luglio 2021 e scadenza 12 luglio 2041. Parliamo di un bond a 20 anni. Tasso d’interesse del 2,875%.

Prezzo di emissione esitato del 98,769% e rendimento lordo alla scadenza del 2,957%. In questo caso, la cedola sale dello 0,25% nel caso in cui ENEL non fosse in grado di centrare l’obiettivo pari o inferiore a 82 grammi di CO2 per kWh entro il 31 dicembre 2030.

Queste obbligazioni ENEL offrono rendimento certamente appetibili alle varie scadenze, specie considerando anche la possibilità di aumento della cedola nel caso di inottemperanza degli obiettivi aziendali fissati. Tuttavia, si corre il rischio di cambio, che si ha nel caso in cui il dollaro s’indebolisse contro l’euro. Il capitale si deprezzerebbe e così anche le cedole corrisposte periodicamente.

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