Credit Suisse torna ad emetter obbligazioni su Borsa Italiana. E’ infatti disponibili da oggi, 19 ottobre 2016, una nuova serie di bond denominati in dollari USA di durata 10 anni chiamata “Obbligazione Tasso Fisso 3.00% Callable in Dollari USA Ottobre 2026”.

Le obbligazioni bancarie Credit Suisse (codice ISIN XS1494536367) sono state collocate alla pari per 50 milioni, sono di tipo senior unsecured e sono negoziabili per importi minimi di 1.000 dollari. I bond fruttano interessi lordi annui del 3,0%  pagabili una volta all’anno, il 12 ottobre, fino a scadenza nel 2026.

Il rimborso del bond è previsto in unica soluzione il 12 ottobre 2026, salvo possibilità di richiamo anticipato a partire dal 12 ottobre 2020, secondo le clausole del regolamento di emissione e disponibile su Borsa Italiana.  Il rating di Credit Suisse è A per Standard & Poor’s e Fitch, A2 per Moody’s.

Credit Suisse, il rating del bond resta elevato nonostante le difficoltà

Il rating di Credit Suisse è A per Standard & Poor’s e Fitch, A2 per Moody’s. Il gruppo bancario svizzero è uno dei più solidi al mondo, tuttavia in questi ultimi periodi non è rimasto esente dalle turbolenze che hanno investito il comparto. Alla borsa svizzera,  il titolo azionario Credit Suisse ha ceduto circa il 50% negli ultimi dodici mesi. La banca ha riportato deboli risultati annuali e tagliato 4.000 posti di lavoro. Una perdita netta di 5,8 miliardi di dollari, la piu’ alta dal 2008. Per gli analisti, Credit Suisse e’ vittima della performance del settore. Tra i fattori che pesano sul settore bancario, figurano i bassi tassi di interesse in Europa e Giappone. La volatilita’ del quarto trimestre 2015 e l’oscillazione dei prezzi del petrolio. Il gruppo bancario elvetico ha avviato un profondo processo di ristrutturazione, di svalutazione di assets e la creazione di una bad bank.

Credit Suisse, utile netto secondo trimestre a 170 milioni

Credit Suisse Group ha registrato nel secondo trimestre un utile netto di 170 milioni di franchi svizzeri.

Per la banca svizzera si tratta di un dato sorprendente visto che gli analisti si aspettavano una perdita di 37 milioni di franchi a causa del programma di ristrutturazione attualmente in corso. Anche i ricavi si sono rivelati superiori alle attese nonostante un calo del 16% a 5,47 miliardi, contro i 5,17 miliardi del consenso.