Chi ha scommesso sui bond Bombardier a inizio anno può festeggiare. In soli sette mesi le obbligazioni della multinazionale canadese attiva nel settore aerospaziale e ferroviario hanno messo a segno rialzi medi del 50%. Due anni fa, le attività della società erano state colpite dall’instabilità politica ed economica di alcuni mercati come la Cina e l’America Latina, facendo registrare un calo della produzione dei suoi jet più importanti e più lucrativi e, di conseguenza, spingendo i prezzi dei bond ai minimi dalla loro emissione.

Ma ora tutto è cambiato. Il bond Bombardier in dollari (Usd) – ad esempio – con cedola 7,50% e scadenza 2023 (codice ISIN USC10602BA41 ) è passato da quota 60 a 90 per un rendimento attuale del 9%. Stessa cosa per quello a più breve scadenza, Bombardier marzo 2018 (codice ISIN USC10602AN70), stessa cedola, passato da 85 a 105 con un rendimento del 4,4% a 20 mesi dalla scadenza. E la festa non sembra ancora finita visto il ritorno con interesse degli investitori internazionali sui titoli finanziari del gruppo. Anche il titolo azionario alla borsa di Toronto ha fatto registrare progressi di oltre il 100% tornando ai livelli di 16 mesi fa. Cosa è successo?

Bombardier decolla con il nuovo aereo CS 100

Dopo un crollo della domanda di aerei a causa della crisi economica globale che ha messo alle corde Bombardier spingendo il debito ai limiti della sostenibilità (rating B per Standard & Poor’s), sono ripresi – grazie al boom dei viaggi e delle mete turistiche esotiche, gli acquisti di velivoli da parte delle compagnie aeree. Il settore si è ripreso quest’anno grazie soprattutto ai bassi prezzi del petrolio che hanno permesso alle compagnie aeree di offrire voli a basso costo anche per le destinazioni più lontane. Così, la domanda di velivoli ha ripreso vigore. Particolare successo ha avuto il nuovo modello CS 100 di Bombardier, per percorrenze a medio raggio, richiesto anche da Swissair.

Il nuovo CS 100 è più silenzioso dei precedenti modelli e offre risparmi di carburante del 20% rispetto al CS 300 e del 10% medio rispetto agli Airbus e Boeing. Per realizzarlo sono occorsi più di 2 anni di lavoro e 1 miliardo di dollari di investimenti che però sembra che saranno più che ripagati.

Bombardier in perdita nel secondo trimestre, ma il fondo è stato toccato

Per quanto riguarda i conti, Bombardier Inc. ha riportato per il secondo trimestre una perdita netta e un calo dei ricavi del 7%. In ogni caso, i risultati sono in linea con le attese degli analisti e la società ha confermato la guidance per l’esercizio corrente, in un trimestre che ha visto il lancio del tanto atteso jet CSeries. Nello specifico, la perdita netta riportata dalla società con sede a Montreal si attesta a 490 milioni di dollari, contro i 125 milioni di dollari in termini di utile riportati nel pari periodo l’anno precedente. I ricavi sono calati a 4,31 miliardi di dollari da 4,62 miliardi di un anno fa, battendo però le attese degli analisti poste a 4,17 milioni di dollari. Bombardier ha confermato la guidance per l’esercizio fiscale corrente, con ricavi tra i 16,5 miliardi e i 17,5 miliardi di dollari.