UBI Banca ha collocato ieri presso gli investitori istituzionali un’obbligazione garantita con scadenza settembre 2025 e taglio minimo di 100.000 euro. L’emissione da 500 milioni di euro ha riscosso un ottimo successo, con ordini complessivi per 2,7 miliardi da parte di 170 investitori. Il rendimento è stato fissato a 70 punti base sopra il tasso “midswap”, meno dei +80 bp della guidance iniziale. Il titolo staccherà cedola annuale dell’1% ed è stato emesso di poco sotto la pari a un prezzo di 99,989 per un rendimento lordo a scadenza dell’1,002%.

Il “covered bond” ha rating atteso ad “Aa3” per Moody’s e “AA” per DBRS e viene garantito da un sottostante portafoglio di mutui residenziali di qualità. Che si sia trattato di un successo lo dimostra quell’oltre +9% messo a segno ieri dal titolo in borsa, anche se oggi a metà seduta ripiegava del 3% sulle tensioni a Piazza Affari dopo i dati negativi arrivati in mattinata dall’industria italiana.

Obbligazioni bancarie in crisi costante in Italia, dai portafogli delle famiglie -500 mld in 10 anni

Soffermiamoci sul rendimento. Come avete potuto notare, trattasi di un livello davvero basso e insolito per una banca italiana. In effetti, parliamo di un “covered bond” o obbligazione garantita, nel caso specifico dal portafoglio dei mutui residenziali di qualità. E’ è la caratteristica di questo tipo di emissioni, che salvaguardano i creditori per i casi finanche di “bail-in”. Infatti, questi bond sono formalmente garantiti dagli assets appositamente ceduti a un veicolo patrimonialmente separato dal resto della banca e il cui valore deve risultare non inferiore ad essi e nel caso di crediti non devono avere subito svalutazioni.

Il valore della garanzia di UBI Banca

In altre parole, il covered bond di UBI Banca assicura gli investitori due volte: attingendo al patrimonio della banca e, nel caso non fosse sufficiente, a quello del veicolo a parte.

Questo riduce notevolmente i rischi, tanto che sono considerati nei fatti titoli sicuri. Facciamo un esempio. Il bond senior di UBI con cedola 1,6% e scadenza novembre 2021 rende oggi l’1,78%. Le obbligazioni bancarie senior sono soggette a “bail-in”, ma solo successivamente alle azioni e alle obbligazioni subordinate, per cui si mostrano relativamente sicuri. Eppure, rendono quasi tre quarti di punto percentuale in più per una scadenza di 4 anni inferiore.

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Per non parlare delle obbligazioni subordinate, le più rischiose sul mercato. Le UBI del tipo Tier 2 con scadenza 2027 e cedola 4,45% rendono intorno al 4,8%, mentre quelle “callable” Tier 2 con scadenza maggio 2026 e cedola 4,25% offrono il 4,5%. Dunque, pur scontando una durata un po’ più lunga, il loro rendimento supera quello dell’obbligazione garantita emessa ieri di almeno 350 punti base. Questo sarebbe il premio per il rischio preteso dal mercato rispetto a un titolo relativamente sicuro. Si consideri che, alle attuali condizioni, il covered bond di UBI offre circa 90-95 bp in meno di un BTp di pari durata. Del resto, anche il rating delle agenzie ne confermerebbe la maggiore solidità di fondo, se si considera che i nostri titoli di stato vengono giudicati ai livelli più bassi dell'”investment grade”.

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