Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) ha fissato i termini per il collocamento del nuovo BTP Italia con scadenza 2017. Partirà infatti domani 5 novembre per concludersi l’8 novembre la maratona che vedrà investitori e piccoli risparmiatori lanciarsi sulla quinta emissione del titolo di stato quadriennale che ha appassionato gli italiani. Nelle precedenti emissioni del bond indicizzato all’inflazione italiana non era previsto alcun limite massimo per il singolo ordinativo, questa volta però il Tesoro ha posto un limite di 500 mila euro per ogni singolo ordine nel tentativo di limitarne l’accesso agli investitori istituzionali.

Il Tesoro avrà inoltre la possibilità di chiudere anticipatamente il collocamento già alle 14 di mercoledì 6 limitando il plafond a 7-10 miliardi al massimo. Una misura che secondo gli esperti sarà quasi sicuramente adottata visti i successi dei precedenti collocamenti del BTP Italia. “La terza e quarta emissione sono state impressionanti per la risposta che hanno avuto – ha detto Maria Cannata, responsabile del debito pubblico presso il Mef (foto sotto) -, la  terza dell’ottobre 2012 ha rappresentato addirittura il record assoluto di emissioni europee di sempre, mentre la quarta, ad aprile di quest’anno, è stata ancora più sorprendente in un certo senso perché sono stati raccolti oltre 17 miliardi in soli due giorni quando queste sono operazioni che di norma durano 4 giorni”. L’emissione avrà luogo mediante la raccolta di ordini d’acquisto degli investitori sul Mot attraverso BNP Paribas (Banca Nazionale del Lavoro) e Monte dei Paschi di Siena Capital Services Banca per le Imprese

 

BTP Italia rendimento minimo garantito 2,15%

 

default

Il rendimento annuo minimo garantito fissato da Tesoro prima dell’apertura del collocamento è del 2,15%, più basso rispetto alle altre quattro emissioni di BTP Italia. Un tasso perfettamente in linea con le attese degli analisti dopo la comunicazione da parte dell’Istat dei dati sull’inflazione in Italia.

Lo scorso mese di ottobre l’indice dei prezzi al consumo è sceso dello 0,3% ed è salito solo dello 0,7% rispetto all’ottobre 2012, segnando la crescita tendenziale più bassa da quando è scoppiata la crisi nel novembre 2009. Visto l’andamento dei prezzi al consumo, comprare Btp indicizzati all’inflazione italiana si è infatti dimostrato poco remunerativo negli ultimi tempi, sia rispetto ai Btp tradizionali sia rispetto ai Btp€i, cioè ai titoli indicizzati all’inflazione europea, le cui quotazioni si sono apprezzate più velocemente nel rally che ha caratterizzato il mercato obbligazionario italiano quest’ultimo mese. Tuttavia – osserva Milano Finanza –  in termini di rendimento a scadenza, pur in presenza di un’inflazione ai minimi termini, i Btp Italia pagano di più. Quando si considera anche la componente implicita dell’inflazione, ipotizzando una media dell’1,065% all’anno per tutta la durata dei quattro titoli già in circolazione, il rendimento dei Btp Italia risulta superiore di 70-90 punti base.

 

Interessi sul debito pubblico italiano a quota 84 miliardi di euro

 

La stima degli interessi passivi totali a carico dell’Italia nel 2013 è pari a 84 miliardi. Lo dice Maria Cannata, direttore generale Debito Pubblico del Ministero dell’Economia, intervistata a L’Economia prima di tutto del Gr1 Rai. “La somma di 95 miliardi – si legge in una nota diffusa dal Gr1 Rai – non e’ corretta , quest’anno avremo 84 miliardi circa. Sulle dinamiche degli interessi da qui al 2015 non è facilissimo fare previsioni – prosegue Cannata -, perché da un lato è[fumettoforumleft] logico attendersi un’ulteriore limatura dello spread”, ma dall’altro lato – è la puntuale analisi – “è anche vero che se l’economia riparte, i tassi generalmente tenderanno a crescere”. “Quindi – conclude il direttore generale – non credo che ci si possa aspettare che i tassi nel medio periodo possano scendere”.

 

BTP Italia quinta emissione caratteristiche

  • durata 4 anni;
  • tasso d’interesse reale annuo minimo garantito 2,15%, al quale si somma l’inflazione italiana (indice FOI al netto della componente tabacchi);
  • cedole semestrali calcolate sul capitale rivalutato;
  • capitale nominale rivalutato e garantito a scadenza, anche in caso di deflazione;
  • “Premio Fedeltà” dello  0,4% per i risparmiatori (persone fisiche) che acquistano all’emissione e conservano il titolo fino a scadenza;
  • taglio minimo acquistabile di 1.000 euro;
  • nessuna commissione di sottoscrizione nel periodo di collocamento;
  • ritenuta fiscale sugli interessi pari al 12,5%;