Parte domani il collocamento del nuovo BTp Futura, che stavolta avrà durata di 16 anni e, quindi, reca scadenza nell’anno 2037. E’ il terzo bond retail emesso dal Tesoro dopo quello del debutto nel luglio 2020 e il secondo nel novembre scorso. Come sappiamo, si tratta di un titolo accessibile solamente agli investitori individuali (famiglie) in fase di collocamento. Presenta cedole step up, cioè crescenti lungo il periodo dell’investimento. E offre un premio fedeltà a chi comprerà il bond da domani e fino alla chiusura del collocamento e lo manterrà in portafoglio per almeno i primi otto anni e fino alla scadenza, come vedremo sotto.

L’emissione avverrà alla pari, cioè con valore nominale di 100/100.

Nuovo BTp Futura, il collocamento

Il nuovo BTp Futura 2037 sarà prenotabile dalla mattinata di domani e almeno fino alle ore 17.30 di mercoledì 21 aprile. Infatti, il Tesoro prevede che il collocamento duri fino alle ore 13.00 del venerdì 23 aprile, ma riservandosi la facoltà di chiuderlo in anticipo previo preavviso nella giornata precedente. E, in ogni caso, non prima delle 17.30 di mercoledì. Dunque, almeno tre giornate sono assicurate.

Le sottoscrizioni del nuovo BTp Futura avverranno con la cosiddetta tecnica “a rubinetto”. Significa che gli ordini non avranno limitazioni, cioè il Tesoro soddisferà tutte le richieste che riceverà. Il lotto minimo acquistabile è di 1.000 euro e multipli. Va da sé che la chiusura anticipata avverrebbe nel caso in cui nel corso delle prime tre giornate il Tesoro ricevesse un numero elevatissimo di ordini per un controvalore altrettanto alto. Tramite le prime due emissioni, i capitali raccolti sono stati pari rispettivamente a 6,1 e 5,7 miliardi.

Cedole step up, ecco quali

L’altro ieri, il Tesoro ha comunicato le cedole che saranno offerte con il nuovo BTp Futura. Eccole:

  • 0,75% per i primi 4 anni;
  • 1,20% dal 5° all’8° anno;
  • 1,65% dal 9° al 12° anno;
  • 2% dal 13° al 16° anno.

Il tasso medio annuale risulta essere dell’1,40% per l’intero periodo, superiore di oltre 10 punti base al rendimento del BTp con cedola fissa di pari durata.

Premio fedeltà, quando e in che misura

Gli obbligazionisti che acquisteranno il nuovo BTp Futura da domani e fino alla chiusura del collocamento e lo manterranno in portafoglio fino alla scadenza (ma anche prima, come vedremo) otterranno anche il premio fedeltà, una sorta di rendimento extra per remunerare l’investimento di lunga durata nel debito pubblico italiano da parte delle famiglie.

Il premio fedeltà è fissato nella misura minima del 2% e in quella massima del 6%. Su base annuale, equivale a un rendimento ulteriore compreso tra lo 0,125% e lo 0,375%. La sua entità precisa dipende dal tasso di crescita medio del PIL nominale italiano dal 2022 fino al 2036. Vediamo con esattezza in base a quali condizioni.

Chi manterrà il nuovo BTp Futura per i primi 8 anni, avrà diritto a ricevere nel 2029 un acconto del 40% della prima tranche del premio fedeltà. Esso sarà:

  • dello 0,4%, se il PIL nominale tra il 2022 e il 2028 sarà cresciuto meno o pari all’1% annuo;
  • tra lo 0,4% e l’1,2%, se il PIL nominale tra il 2022 e il 2028 sarà cresciuto tra l’1% e il 3% annuo;
  • dell’1,2%%, se il PIL nominale tra il 2022 e il 2028 sarà cresciuto del 3% o più.

Alla scadenza, l’obbligazionista fedele avrà diritto al saldo della prima tranche e alla corresponsione della seconda tranche:

  • dello 0,6%, se il PIL nominale tra il 2022 e il 2028 sarà cresciuto meno o pari all’1% annuo;
  • tra lo 0,6% e l’1,8%, se il PIL nominale tra il 2022 e il 2028 sarà cresciuto tra l’1% e il 3% annuo;
  • dell’1,8%, se il PIL nominale tra il 2022 e il 2028 sarà cresciuto del 3% o più.

Inoltre, il nuovo BTp Futura prevede la corresponsione anche di una seconda tranche del premio fedeltà, stavolta legato all’andamento dell’economia italiana dal 2029 al 2036:

  • dell’1%, se il PIL nominale tra il 2029 e il 2036 sarà cresciuto meno o pari all’1% annuo;
  • tra l’1% e il 3%, se il PIL nominale tra il 2029 e il 2036 sarà cresciuto tra l’1% e il 3% annuo;
  • del 3%, se il PIL nominale tra il 2029 e il 2036 sarà cresciuto del 3% o più.

Convenienza del nuovo BTp Futura

A conti fatti, il nuovo BTp Futura a 16 anni offrirà un rendimento minimo dell’1,525% e uno massimo dell’1,775%.

Questo è il risultato della somma tra cedole e premio fedeltà. Parliamo di livelli di remunerazione ad oggi offerti dai BTp ordinari con scadenze comprese tra 25 e sopra i 30 anni. E’ evidente la relativa convenienza, a patto che si tenga il titolo fino alla scadenza, altrimenti non si potrebbe confidare nell’intero premio fedeltà corrisposto. Sul tema esiste una certa ambiguità: da un lato, il sottoscrittore dovrebbe augurarsi che PIL e inflazione salgano rapidamente per poter ricever un premio fedeltà quanto più alto possibile; dall’altro, in uno scenario del genere i tassi di mercato salirebbero. A quel punto, sarebbe meglio acquistare titoli di nuova emissione dai rendimenti più elevati, anziché esporsi sin da oggi su lunghe scadenze a tassi relativamente bassi.

Teniamo anche conto che se si disinvestisse anticipatamente, il tasso del nuovo BTp Futura incassato risulterebbe inferiore ai livelli medi sopra indicato. Ad esempio, se si rivendesse il bond dopo 3 anni, si percepirebbe solamente lo 0,75%. E, tuttavia, i rendimenti dei titoli di stato italiani di pari durata sarebbero ancora più bassi, addirittura negativi in questa fase per le scadenze medio-brevi. Altro aspetto da non sottovalutare è l’assenza degli investitori istituzionali nella fase di collocamento e il relativo disinteresse anche con la quotazione sul mercato secondario. Ciò rende quest’ultimo tendenzialmente meno liquido. Inoltre, questi titoli con cedole step up non possono essere acquistati dalla BCE. Infine, come per tutti i titoli di stato, anche i rendimenti dei BTp Futura scontano una tassazione agevolata del 12,5%.

[email protected]