Si respira una moderata fiducia intorno all’emissione del bond di Banca Mps: il primo prestito sindacato dopo l’ultimo bond senior del 2014 e il covered bond del 2015.

Ieri a Milano si è svolta l’ultima giornata del roadshow – l’unica italiana – per l’emissione inaugurale del bond T2 a 10 anni con call dopo il quinto anno. “I feedback” raccolti sulla piazza milanese “sono stati positivi”, ha spiegato una fonte vicina al dossier. Un’altra fonte, proveniente da una banca del consorzio, si dice “abbastanza confidente” che l’operazione vada in porto.

A Londra l’istituto guidato dal ceo Marco Morelli e dal cfo Francesco Mele ha partecipato a due giornate di confronto con gli investitori, dopo aver raccolto una settantina di pareri interessati. Domani, al termine della lunga giornata trascorsa oggi al Four Season di Milano, si tireranno le somme.

Se gli impegni accolti saranno sufficienti la banca procederà all’emissione nella giornata di venerdì. Questo lancio è particolarmente importante per l’istituto presieduto da Stefania Bariatti. Non solo si tratta del ritorno sul mercato del debito dopo una lunga assenza, ma anche di un primo incontro con gli investitori dopo le operazioni straordinarie che hanno interessato la banca più antica del mondo, a partire dal recente aumento di capitale che ha portato lo Stato a controllarne il 68% del capitale. L’emissione servirà per ricostruire il capitale nella parte T2 per un ammontare di 1,4 mld di euro da realizzare entro il 2018. Visto l’obiettivo da raggiungere è probabile che altri bond vengano lanciati nel corso dell’anno perché non è affatto detto che ciò avvenga in un’unica tranche.