Prudenza, Giustizia, Fortezza e Temperanza

OK, il prezzo è giusto! E’ il titolo di una trasmissione televisiva che andava di moda qualche anno fa su Canale 5. Il concorrente doveva indovinare il prezzo di un oggetto, un intrattenimento semplice e poco costoso per una fascia oraria senza troppe pretese. Possiamo fare anche noi il gioco di “OK, il prezzo è giusto per questa obbligazione?”. Gli specialisti della materia non mancano: matematici, statistici, analisti ognuno possiede il suo grafico con la sua ricetta.
Partendo da dati empirici arrivano sempre ad una verità incontrovertibile. Alle volte ci azzeccano, altre volte sbagliano ma nel secondo caso non fanno notizia. Io non sono della categoria, lascio ben volentieri la piacevolezza del gioco matematico ad altri: i numeri mi appassionano poco. Mi limito a vedere prezzo, rendimento, scadenza applicando poi a queste le mie convinzioni personali: una maniera un pò rozza di muovermi, ma sono fatto così. Sui Titoli di Stato credo che, aldilà dei numeri, debba avere parte predominante del ragionamento il gioco della convenienza politica, il quadro macroeconomico complessivo, la collocazione geostrategica del paese nonchè l’influenza di esso nel quadro generale. Ricordo ancora la bella abitudine di riempire le aule scolastiche di carte geografiche: la propria regione, l’Italia, l’Europa, il Mondo, un colpo d’occhio formidabile sulla complessità del mondo assimilabile anche da un bambino della Prima Elementare. Ora neanche quella si insegna più. Nelle sale di trading dominano i monitor, ma il concetto rimane sempre quello: avere una visione complessiva della situazione. Ieri, verso la chiusura dei mercati europei, abbiamo assistito all’ennesimo attacco speculativo con il supporto mediatico dello “Spiegel” pronto a sentenziare sulla prossima uscita della Grecia dall’Euro. Le smentite, un pò confuse, non si sono fatte attendere. Intanto però l’incontro in Lussemburgo c’è stato, ed in un primo momento era stato negato.
La riunione doveva essere molto riservata, visti gli argomenti all’ordine del giorno. A quanto pare erano presenti solo un gruppo ristretto dei Ministri delle Finanze di Germania, Francia, Italia, Spagna, Austria, Finlandia, Olanda e Grecia per discutere su diversi tavoli dei problemi relativi a Grecia, Portogallo e Presidenza BCE. Dalle prime indiscrezioni sappiamo che non ci dovrebbero essere, a breve, piani di haircut sui titoli GGB anzi – con ogni probabilità – all’Europa verrà chiesto un ulteriore sforzo nel 2012 per rafforzare il piano di salvataggio attualmente in corso e già concordato. La Grecia fatica ad uscire dalla recessione ed i tagli imposti al deficit statale hanno aggravato la condizione economica interna consigliando una ulteriore diluizione dei termini di restituzione del prestito alla Troika accompagnandone la richiesta da una riduzione degli interessi da versare, sulla scorta dei recenti accordi intervenuti con il Portogallo. Bisognerà far digerire la proposta ai partner. Certamente chi ha agevolato l’immissione sui media delle notizie, un pò distorte, sul Vertice lussemburghese puntava probabilmente a far fallire eventuali iniziative di dialogo. Nella giornata di venerdì gli spread sul Bund sono rimasti deboli andando sotto pressione a partire da metà pomeriggio, raggiungendo punte di oscillazione max a 1287 pb. per la verità neanche tanto elevatissime, testimonianza che il mercato dei nostri titoli è ormai illiquido ed in mano ai soli trader. In chiusura gli spread sono poi rientrati a 1257 pb., sul livello del giorno precedente. L’attesa rimane tutta rivolta verso l’apertura di lunedì mattina dove ci potrebbe essere un ritorno della BCE sul mercato, in sostegno al secondario, se le tensioni dovessero farsi acute. Trichet è assente ormai da un mesetto sul fronte acquisti. Martedì poi sarà la volta di un’asta dei Semestrali ed entro fine settimana ci sarà la presentazione in Parlamento del piano di rientro e privatizzazioni del valore complessivo di circa 76 MLD.
Nel mondo antico erano quattro le Virtù che dovevano trovare accoglimento nello spirito umano per una vita votata al miglioramento. Queste erano dette le “Virtù Cardinali”, da trasporre tranquillamente agli investitori di titoli ellenici: prudenza, giustizia, fortezza, temperanza. Prudentia: non eccedere mai oltre il 10% nell’esposizione delle quota di portafoglio sui titoli GGB, eventualmente coprirsi con Bund (meglio i KFW, più a buon mercato). Ricordarsi che abbiamo sempre in mano un titolo ormai junk che potrebbe dare soddisfazione ma potrebbe anche riservare notevoli ansie. Se l’Europa riuscirà ad uscirne da questa prova avrà politiche economiche più coordinate ed un livello di integrazione migliore, quindi pace e bene per tutti. Iustitia: è quello che tutti si attendono da un investimento, alla regolare scadenza dovrà essere restituito integralmente ad un tasso prestabilito. Su questo punto il dibattito è tutt’ora aperto: si passa da analisti che inseguono il default prevedendo tagli sul nominale del 50%, altri del 30%, altri con la scadenza spostata più avanti di 30 anni con ristrutturazioni coercitive. Il mio scenario, generalmente improntato all’ottimismo, prevede un riscadenziamento del prestito alla Troika sino a 20 anni con un taglio sugli interessi da pagare. Un possibile spostamento sulle scadenze di 5 anni sui bond in circolazione senza taglio del nominale e cedolare oppure un’eventuale operazione di concambio con titoli EFSF decennali ma con taglio cedolare. Un’operazione “soft” che potrebbe accontentare tutti. Fortitudo: non abbandonarsi a gesti impulsivi, magari presi sotto tensione o sconforto. Ragionare sempre con la propria testa avendo sempre ben presente le proprie convinzioni e obiettivi. Non lasciarsi prendere dal panico ma soprattutto investire sempre dopo aver ponderato il debito da acquistare, soppesandone difetti e qualità. Non aver paura a cambiare idea se le condizioni possano mutare. Temperantia: sapersi accontentare, mirare al giusto guadagno nella determinata condizione. Entrare sulle risalite, non sulle discese.
Accontentarsi di un buon prezzo senza cercare i minimi a tutti i costi. Ed infine nel caso della Grecia prendersi molta pazienza, incrociare le dita ed augurarsi che tutto vada per il verso giusto. Tommy271