Investire in sterline inglesi (GBP)  alla vigilia del referendum sulla Brexit? Potrebbe essere una buona scommessa, visto il progressivo indebolimento della valuta britannica nei confronti dell’euro. In proposito analizziamo le obbligazioni appena emesse dalla nota banca svizzera Credit Suisse. E’ infatti disponibili da oggi, 14 giugno 2016, una nuova serie di bond denominati in sterline inglesi di durata 8 anni chiamata “Obbligazione Tasso Misto in Sterline giugno 2026”. Le obbligazioni Credit Suisse (codice ISIN XS1396701168) sono state collocate alla pari per 50 milioni, sono di tipo senior unsecured e sono negoziabili per importi minimi di 1.000 sterline.

I bond fruttano interessi lordi annui del 4,0% in misura fissa per i primi tre anni e in misura variabile per i successivi sette fino a scadenza. La parte variabile avrà decorrenza dal 7 giugno 2020 e sarà determinata in base all’andamento dell’indice Libor GBP trimestrale maggiorato dello 0,40% con un minimo di o% (floor) e un massimo del 4,0% (cap). Il rimborso è previsto in unica soluzione il 7 giugno 2026, salvo possibilità di richiamo anticipato secondo le clausole del regolamento di emissione e disponibile su Borsa Italiana.  Il rating di Credit Suisse è A per Standard & Poor’s e Fitch, A2 per Moody’s.

Credit Suisse, il rating del bond resta elevato nonostante le difficoltà

Il rating di Credit Suisse è A per Standard & Poor’s e Fitch, A2 per Moody’s. Il gruppo bancario svizzero è uno dei più solidi al mondo, tuttavia in questi ultimi periodi non è rimasto esente dalle turbolenze che hanno investito il comparto. Alla borsa svizzera,  il titolo azionario Credit Suisse ha ceduto circa il 50% negli ultimi dodici mesi. La banca ha riportato deboli risultati annuali e tagliato 4.000 posti di lavoro. Una perdita netta di 5,8 miliardi di dollari, la piu’ alta dal 2008. Per gli analisti, Credit Suisse e’ vittima della performance del settore. Tra i fattori che pesano sul settore bancario, figurano i bassi tassi di interesse in Europa e Giappone.

La volatilita’ del quarto trimestre 2015 e l’oscillazione dei prezzi del petrolio. Il gruppo bancario elvetico ha avviato un profondo processo di ristrutturazione, di svalutazione di assets e la creazione di una bad bank.

Credit Suisse, trimestrale 2016 sotto le attese

Credit Suisse Group ha comunicato per il primo trimestre 2016 una perdita netta di 302 milioni di franchi (273 milioni di euro), contro utili per 1,05 miliardi (poco meno di 950 milioni di euro) del pari periodo dello scorso esercizio. Nei tre mesi i ricavi netti cono calati da 6,65 a 4,64 miliardi di franchi (da 6,01 a 4,19 miliardi di euro). Il consensus era per 195 milioni (176 milioni di euro) di rosso e 5,27 miliardi (4,76 miliardi di euro) di ricavi.