La volatilità sui mercati è sempre un affare per chi riesce a sfruttarla. Le variazioni dei prezzi consentono di entrare e uscire da un investimento realizzando un profitto. E accade naturalmente anche con i titoli di stato. Chi ha voluto investire in BTp quest’anno, si è trovato dinnanzi a un quadro difficilmente decifrabile a tratti. I rendimenti si sono impennati fino a metà maggio sulle attese di reflazione e di normalizzazione economica e monetaria dopo la pandemia. Successivamente e fino a quasi tutto agosto, abbiamo assistito a un tracollo dei rendimenti sovrani per i timori legati alle nuove ondate dei contagi, nonché all’incertezza sulla ripresa globale.

Man mano che i dati sull’inflazione componevano un puzzle allarmante sulla stabilità dei prezzi in Nord America ed Europa, i rendimenti sono tornati a salire per scontare rialzi dei tassi futuri.

Il BTp a 10 anni ha toccato il suo rendimento minimo allo 0,53% del 5 agosto scorso, il massimo all’1,23% dell’1 novembre. Parliamo dei valori di fine seduta. Se avete voluto investire in BTp decennali in agosto, vi siete portati a casa un rendimento cumulato alla scadenza del 5,47%. Se lo avete fatto a novembre, in portafoglio vi ritrovate un asset redditizio del 12,40% lordo, quasi il 7% in più. Al netto della tassazione, l’aver acquistato meno di tre mesi più tardi vi avrebbe reso il 6% in più in 10 anni.

Investire in BTp ai minimi e massimi

Ancora più eclatante la differenza con il BTp 2072. Emesso nella primavera scorsa, ha toccato il rendimento minimo dell’1,70% netto nella seduta del 10 agosto e quello massimo del 2,05% nella seduta del 24 novembre. Nel primo caso, il rendimento totale a scadenza sarebbe stato dell’86%, nel secondo del 103%, cioè di 17 punti in più. In sostanza, l’acquisto di agosto vi avrebbe fatto perdere più di 8 anni di rendimento netto, stando ai dati di qualche mese più tardi.

A posteriori, però, siamo tutti bravi a capire quando sarebbe stato meglio entrare sul mercato. La verità è che nessuno sia in grado di prevedere con esattezza quando un prezzo abbia toccato il suo punto più basso o più alto. Resta, tuttavia, da lezione un principio sempre valido: quando i tassi sono bassi, mai investire in BTp a lunga scadenza. E quando sono alti, meglio tenersi alla larga dalle brevi.

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