Gazprom torna con successo sul mercato dei bond. Il colosso energetico russo, presente sul mercato obbligazionario con varie emissioni denominate sia in rubli che in altre valute forti, ha collocato nuovi bond in euro.

La nuova obbligazione Gazprom è stata prezzata alla pari presso investitori istituzionali. Il gruppo energetico russo controllato dallo stato ha raccolto 1 miliardo di euro che serviranno a rifinanziare debiti in scadenza offrendo agli investitori un tasso cedolare del 3,125%. Il bond (codice ISIN XS1521039054) è senior unsecured è stato quotato presso la borsa di Dublino ed è negoziabile per importi minimi di 100.000 euro con multipli aggiuntivi di 1.000.

La cedola viene corrisposta una volta all’anno e il rimborso è previsto in unica soluzione a scadenza il 17 novembre 2023.

Gazprom vicina ad accordo con Ue per abuso posizione dominante

Sul fronte commerciale, Gazprom e’ prossima a raggiungere un accordo con i funzionari antitrust dell’Unione Europea per porre fine alla disputa sulle accuse di abuso di posizione dominante sul mercato del gas europeo lanciate dalla Commissione Europea al colosso russo. Secondo fonti informate dei fatti Gazprom e gli uffici della commissione dedicati alle procedure antitrust puntano a concordare entro la fine del mese i termini di un accordo risolutivo. Verso la fine di ottobre e’ in calendario tra l’altro un incontro ad alti livelli tra i manager di Gazprom, funzionari governativi russi e rappresentanti della Commissione Europea per definire i dettagli di un’intesa che potrebbe modificare in modo radicale le modalità operative della società russa sul mercato europeo del gas naturale.

In aumento le tensioni fra Russia e Occidente

Il governo russo, titolare di oltre il 50% del capitale di Gazprom, e’ stato attivamente coinvolta nelle trattative partite subito dopo le accuse mosse dalla Commissione in scia ai dubbi sollevati sui possibili danni perpetrati dalla società alla concorrenza e sui prezzi non equi imposti in alcuni Paesi europei.

Un accordo potrebbe consentire a Gazprom di evitare il pagamento di sanzioni multimiliardarie in cambio di modifiche radicali al suo modus operandi, hanno insistito le fonti, sottolineando comunque come le trattative possano ancora saltare. L’accordo, comunque da presentare a ogni singolo Paese europeo coinvolto secondo un processo dalla durata generalmente di diversi mesi, potrebbe arrivare in un momento in cui le tensioni tra la Russia e l’Occidente sta montando a causa dei bombardamenti russi sulla città siriana di Aleppo. La gestione del caso e’ stata pesantemente influenzata dalle tensioni diplomatiche. La Ue ha avviato un’indagine preliminare su Gazprom nel settembre del 2011 per lanciare poi una procedura formale un anno dopo, molto prima dello scoppio del conflitto in Ucraina. Già all’inizio del 2014 si parlava di un possibile accordo ma l’annessione della Crimea da parte della Russia nel mese di marzo ha determinato lo stallo delle trattative. Lo scorso aprile il nuovo commissario alla concorrenza Margrethe Vestager e’ infine arrivata ad annunciare ufficialmente le accuse contro Gazprom. Il colosso russo e’ accusato di aver violato le normative antitrust comunitarie in otto Paesi dove ha una posizione dominante nelle forniture di gas: Bulgaria, Repubblica Ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Polonia e Slovacchia.