Due nuove emissioni nel campo dei motori hanno scosso il mercato obbligazionario. Si tratta di Ford Motor e della tedesca Volkswagen che nei giorni scorsi hanno collocato presso investitori retail rispettivamente 2 miliardi di dollari e 1 miliardo di euro a tassi molto vantaggiosi per le case costruttrici. Due novità interessanti per gli investitori che puntano sulle obbligazioni estere.

 

Obbligazioni Ford Motor 4.75% 2043: caratteristiche

La casa costruttrice americana è riuscita, infatti, ad approvvigionarsi sul mercato dei capitali con un’emissione a 30 anni offrendo un tasso cedolare del 4,75% su base semestrale a un prezzo poco sotto la pari.

Il rendimento del bond Ford 2043 da tagli minimi di 2.000 dollari (ISIN US345370CQ17) è quindi in linea col tasso d’interesse medio lordo corrisposto da Ford per le proprie emissioni obbligazionarie, ma leggermente inferiore rispetto all’altro bond da 200 milioni di dollari con scadenza 2043 e cedola 7,75% (Isin US345370BM12). Sorprende comunque il fatto che – come osserva Paolo Garlasco di UBS – una società che solo tre anni fa stava per fallire e che attualmente è valutata BB+ dall’agenzia di rating S&P con out look positivo, riesca ad offrire su una lunghezza trentennale un tasso di interesse che si colloca di poco sopra l’inflazione reale in Italia. Segno evidente che il mercato obbligazionario è abbastanza tirato, ma che d’altronde in condizioni di tassi di riferimento prossimi allo zero in USA, non ci sono molte alternative. Dal punto di vista dei conti, comunque, il costruttore americano ha annunciato lo scorso mese di novembre di aver registrato il miglior terzo trimestre della sua storia a livello di benefici. Ford ha infatti snocciolato un utile netto di 1.6 miliardi di dollari sul terzo trimestre del 2012 a fronte di una capitalizzazione cresciuta a 32,1 miliardi. Cifre più “deboli” rispetto al 2011 ma si tratta di numeri ben al di sopra delle aspettative degli esperti se rapportate al difficile contesto economico mondiale.
Il crollo delle vendite in Europa, che ha portato alla soppressione di 6.200 posti di lavoro e alla chiusura di due impianti in Gran Bretagna e uno in Belgio, ha totalizzato ben 468 milioni di dollari di perdite, solo parzialmente compensate dall’incremento delle vendite in Canada. Il mercato nord americano rimane fortunatamente sempre al primo posto con una percentuale di ben 12% della produzione (276mila auto vendute nel 2012), un record per il continente del Nord America.

 

Obbligazioni Volkswagen 2% 2020: le caratteristiche  67_VW_Westfalia_Camper_DV-06-GCPB_01

 

Anche il gruppo tedesco Volkswagen ha collocato con successo 1 miliardo di euro di obbligazioni a tassi ancora  più vantaggiosi rispetto a Ford. L’emissione, anche in questo caso, era destinata ai risparmiatori retail che possono negoziare il titolo per tagli minimi da 1.000 euro. Il bond Volkswagen 2020 (Isin XS0873793375) con scadenza 14 gennaio 2020, ha una durata di sette anni e paga una cedola del 2% lordo. Ai tassi di riferimento attuali – spiega l’analista Garlasco – il titolo rende negativamente poiché il tasso di inflazione in Europa è abbondantemente sopra tale soglia, se poi si considera l’incidenza delle imposte sugli interessi, si va veramente a rimetterci alla fine dei conti. Del resto non ci si poteva aspettare molta generosità da parte di un emittente che gode di un rating nettamente superiore a quello di Ford (A-) e che punta a diventare numero uno al mondo per quote di mercato. Detto ciò, la richiesta degli investitori istituzionali e dei fondi non si è fatta attendere, anche perché Volkswagen è diventato uno dei più affidabili player automoristici a livello mondiale.  Nel corso del 2013 – stimano gli analisti – sarà il secondo produttore mondiale e venderà più autovetture della concorrente americana General Motors. Volkswagen – secondo una nota dell’Ansa che riporta notizie diffuse da quotidiani tedeschi – presto potrebbe diventare il secondo produttore mondiale dietro Toyota, scalzando i concorrenti statunitensi di General Motors (GM).

Secondo un rapporto del Center of Automotive Management (Cam), l’anno prossimo Volkswagen piazzerà sul mercato 9,4 milioni di auto, circa centomila in più rispetto a GM. “Grazie agli importanti marchi Audi, Volkswagen, Skoda e Porsche il portfolio prodotti di Volkswagen è più ampio e di più alto valore”, ha considerato il presidente di Cam, Stefan Bratzel. La distanza di Volkswagen da Toyota resta tuttavia ancora considerevole: secondo Cam nel 2013 la casa giapponese venderà oltre 10,2 milioni di vetture (Toyota batterà Volkswagen: le prospettive sulle vendite 2012).