Intesa Sanpaolo torna sul mercato obbligazionario con un covered bond scadenza 7 anni. L’emissione, da un miliardo di euro, è stata prezzata a 63 punti base sul midswap, in ribasso nel confronto sia con le prime indicazioni nell’area dei 70 punti che con le successive che puntavano su 65 punti base. Il collocamento del covered bond Intesa Sanpaolo è importante anche da un punto di vista psicologico. Si tratta infatti del primo collocamento obbligazionario societario dopo una pausa forzata di circa due mesi dovuta alle incertezza per la formazione del nuovo governo.

Tutte le quotate italiane, infatti, hanno preferito bloccare le emissioni per prudenza. Con questo covered bond, Intesa Sanpaolo ha ora rotto il ghiaccio. Ricordiamo che in questi due mesi di tregua per l’obbligazionario societario italiano, l’unico gruppo ad emettere un bond, non senza difficoltà, è stato Telecom Italia. L’ex monopolista ha lanciato un  bond da 750 milioni di euro e scadenza al 2026.

Il collocamento di Intesa Sanpaolo è stato gestito da Banca Imi, Credit Agricole, Credit Suisse, NatWest, Santander e Unicredit. L’emissione obbligazionaria ha registrato una forte domanda da parte degli investitori con richieste per oltre 1,5 miliardi poco prima della chiusura del libro ordini.

La riuscita del collocamento obbligazionario potrebbe essere un trampolino di lancio per le azioni Intesa Sanpaolo a Piazza Affari oggi.