Il 28 dicembre di quest’anno sarà in pagamento la prima cedola del BTp Italia 2030 (ISIN: IT0005497000). Il bond indicizzato fu emesso nel giugno scorso e raccolse ordini per complessivi 9,44 miliardi di euro. Il Tesoro ha comunicato ufficialmente il tasso di rivalutazione di cedola e capitale sulla base dell’andamento dell’indice FOI dell’ISTAT. Come sapranno gli obbligazionisti, in partenza tale indice fu fissato a 109,72. Pertanto, ci sarà rivalutazione solo nel caso in cui al termine del semestre l’indice dei prezzi risulterà superiore a tale valore.

Ebbene, il Tesoro ha reso noto che per il prossimo 28 dicembre esso sarà pari a 116,72258.

Dunque, rivalutazione salva. E a quanto ammonterà? Il calcolo sarebbe semplice, ma non abbiamo neppure bisogno di farlo. Il Tesoro stesso ce lo fornisce: 6,382%. E quanto incasserà l’obbligazionista per ogni 1.000 euro di BTp Italia 2030 sottoscritti? Facciamo un rapido calcolo. La rivalutazione del solo capitale comporterà l’accredito sul conto titoli di 63,82 euro lordi, cioè 55,84 euro netti. Poi, c’è la rivalutazione della cedola semestrale: 0,8% sul capitale rivalutato a 1.063,82 euro: 8,51 euro lordi, 7,45 euro netti.

Maxi-cedola BTp Italia 2030

Complessivamente, l’accredito lordo sarà di 72,33 euro o 7,23%. Al netto dell’imposta del 12,50%, fanno 63,29 euro o 6,33%. Causa tassazione, la copertura della perdita del potere di acquisto risulterà appena insufficiente. Ma parliamo di virgole. Altro aspetto da considerare riguarda proprio l’indice FOI fissato per il BTp Italia 2030 al termine del primo semestre. Come sappiamo, grosso modo esso coincide con l’indice FOI di due mesi prima del pagamento, nello specifico relativo al mese di ottobre. E questo è stato fissato ufficialmente dall’ISTAT a 117,2.

Più di un lettore ci chiede perché l’indice FOI ai fini del calcolo della rivalutazione del BTp Italia 2030 sia di 116,72, cioè inferiore a quello di ottobre. La risposta sta in quel “grosso modo” di cui sopra. L’indice FOI è fissato sulla base della data esatta del pagamento.

Pertanto, sarà tendenzialmente un po’ inferiore all’indice FOI del secondo mese antecedente al pagamento medesimo. Dettagli tecnici che non devono distoglierci dalla sostanza. Oltretutto, più basso adesso e più alta la rivalutazione al termine del semestre prossimo, quando l’indice FOI si confronterà con il dato di 116,72.

Dovremo porre attenzione, d’ora in avanti, al dato di aprile, che sarà il secondo mese antecedente il secondo pagamento del BTp Italia 2030 nel giugno 2023. Per allora dovremmo avere un indice FOI sopra 116,72 per ricevere la rivalutazione di cedola e capitale. Vi basti sapere per il momento che la rivalutazione avverrà nel caso d’inflazione annuale ad aprile non inferiore al 6,4%. Per valori inferiori, sarà corrisposta la sola cedola garantita dello 0,8%.

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