Asta pesante quella di oggi con il Tesoro a caccia di 11 miliardi di euro con l’emissione di quattro titoli di stato, tra cui il nuovo BTp a 5 anni. Di questi, un importo compreso tra 1 e 1,5 miliardi andrà trovato attraverso il collocamento della quinta tranche del CcTeu con scadenza 15 ottobre 2028 (ISIN: IT0005534984). Si tratta di un titolo di stato particolare, non molto noto tra il grande pubblico degli investitori individuali. Molti di voi avranno certamente sentito parlare di BTp Italia e BTp€i, vale a dire bond indicizzati al tasso d’inflazione rispettivamente italiana e dell’Area Euro.

E magari ci avranno investito qualche risparmio.

Il CcTeu 2028 fa parte di un gruppo di bond con cedole indicizzati ai tassi d’interesse. A quali con esattezza? All’Euribor a 6 mesi. Si tratta di un tasso interbancario e, quindi, riflette le condizioni monetarie nell’Area Euro. Attualmente, risulta sopra il 3,75%. Questo titolo ieri sul Mercato obbligazionario Telematico di Borsa Italiana si acquistava per 99,50 centesimi scarsi. Considerato lo spread offerto pari allo 0,80%, esitava un rendimento alla scadenza dello 0,90%, al netto della componente offerta dai tassi.

CcTeu 2028 scommessa su tassi (e inflazione)

Sempre ieri, il BTp con scadenza 1 dicembre 2029 e cedola fissa rendeva il 3,90%; in sostanza, esattamente +3% sopra il CcTeu 2028. Questa differenza equivarrebbe all’Euribor a 6 mesi medio atteso per i prossimi cinque anni e mezzo. Dunque, il mercato sconterebbe in media un tasso più basso di quello attuale di tre quarti di punto percentuale. Considerate che agli inizi dello scorso anno, l’Euribor a 6 mesi viaggiava su livelli di rendimento inferiore al -0,50%. In altre parole, la discesa rispetto ad oggi ci sarebbe, ma non così drammatica. Verosimilmente, le attese sarebbero per tassi mantenuti alti dalla Banca Centrale Europea (BCE) nel medio periodo e ridotti non velocemente negli anni a seguire.

In effetti, i futures sull’Euribor a 3 mesi segnalano che l’apice sarebbe toccato dopo l’estate con tassi di quasi tre quarti di punto percentuale sopra i livelli attuali fissati dalla BCE.

Successivamente, la discesa avverrebbe solo nel corso del 2024 e in misura non così drastica. Tant’è che per fine 2024 si sconta un tasso di neppure tre quarti di punto inferiore all’apice. Chiaramente, investire nel CcTeu 2028 equivale a scommettere sulla permanenza dei tassi alti per un periodo prolungato. Non è facile fare previsioni, anche perché il loro livello dipenderà in grossa parte dalla persistenza dell’inflazione. Indirettamente, quindi, questo tipo di bond è da inserire in portafoglio se si crede che ci sarà un po’ d’inflazione negli anni futuri. Roba più da esperti che da investitore retail.

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