Numerosi lettori ci hanno scritto per chiederci se potranno riscuotere i Buoni fruttiferi postali trovati nel cassetto e il più delle volte sottoscritti a loro favore da genitori e nonni, pur essendo scaduti da molti anni. Rispondiamo a tutti dicendo che questi titoli risultano prescritti a distanza di 10 anni dalla scadenza. La prescrizione vi fa perdere il diritto non solo ad attingere agli interessi, bensì a vedervi restituito lo stesso capitale.

La risposta è amara, lo sappiamo. Per evitare simili dispiaceri, vi invitiamo a tenere sott’occhio i Buoni fruttiferi postali a termine della serie AG e della serie BA.

La prima fu emessa dall’1 luglio al 31 dicembre del 1997. Offriva la possibilità di vedersi raddoppiato il capitale dopo 12 anni, nel corso dei quali il tasso d’interesse annuale offerto era, quindi, del 5,95% lordo. Il capitale triplicava, poi, dopo 17 anni, presentando un tasso d’interesse del 6,68% lordo durante l’intero periodo.

Buoni fruttiferi postali, scadenza imminente nel 2022

Questi Buoni fruttiferi postali sono scaduti tra la metà e la fine del 2014. Da tale data decorre la prescrizione decennale, per cui avrete la possibilità di riscuoterli fino a tutti i prossimi 30-36 mesi. Dopodiché, perderete tutto. Ma c’è una scadenza molto più imminente a cui dovete fare attenzione. Riguarda la serie BA, emessa tra l’1 gennaio e il 9 dicembre 1998. Essa offriva un capitale del 50% più alto dopo 9 anni, durante i quali il tasso d’interesse lordo era del 4,61%. Dopo 14 anni, invece, il capitale raddoppiava, offrendo un tasso annuo medio del 5,08%.

Questi titoli sono scaduti nel corso del 2012. Considerata la prescrizione decennale, potranno essere riscossi solamente fino a quasi tutto il 2022. Dovete verificare la data esatta di sottoscrizione, perché potrebbe essere anche una questione di giorni. Anche in questo caso, dopodiché perdereste tutto. Purtroppo, molti casi di prescrizione scattano non per sbadataggine, bensì per il rinvenimento tardivo e casuale dei Buoni fruttiferi postali da parte dei beneficiari o dei loro eredi.

Ecco perché, se avete il dubbio che mamma, papà o i nonni abbiano sottoscritto qualcosa negli anni Novanta, dovete accertarvi che non li abbiano lasciati dimentichi in qualche cassetto di casa.

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