Il Ministero dell’Economia e delle Finanze italiano lancia oggi il nuovo Btp Italia indicizzato all’inflazione con godimento 20 novembre 2017 e scadenza 20 novembre 2023. L’emissione avrà luogo sul Mot attraverso Bnp Paribas e Monte dei Paschi di Siena Capital Services Banca per le Imprese Spa con tasso cedolare (reale) annuo minimo garantito è pari a 0,25%.

Il tasso cedolare (reale) annuo definitivo sarà fissato al termine del periodo di raccolta degli ordini di acquisto e non potrà essere inferiore al tasso cedolare (reale) annuo minimo garantito.

La prima fase del periodo di collocamento, dedicata a risparmiatori individuali ed affini, si svolgerà da oggi fino a mercoledì 15 novembre 2017, salvo eventuale chiusura anticipata che lascerà comunque garantite le prime due giornate intere di collocamento. Il codice Isin del titolo per questa prima fase è IT0005312134.

 

Btp Italia novembre 2023

 

Il collocamento avviene a ridosso della scadenza (12 novembre) della quinta emissione Btp Italia a 4 anni, quella che nel 2013 segnò la raccolta record di oltre 22 miliardi di euro e circa 300.000 contratti sottoscritti. Si trattò del piú grande collocamento diretto al pubblico retail (risparmiatori individuali e affini) in Europa, registrando un primato storico per contratti e controvalore in una singola giornata (quella del 5 novembre 2013) sul Mercato Telematico delle obbligazioni (Mot). La piú grande emissione di un titolo di Stato avvenuta in un unico collocamento è stata oggetto, a maggio 2017, di un’operazione di concambio che è servita a ridurre di 4,2 miliardi l’importo del Btp Italia in scadenza. Dell’emissione “valanga” di Btp Italia di 4 anni fa, quindi, scadranno 18 miliardi. Anche in vista di questa scadenza, e in linea con quanto annunciato nelle linee guida del debito pubblico 2017, tornano i Buoni legati all’andamento del tasso di inflazione nazionale.

Il lancio del nuovo Btp Italia rappresenta una buona opportunitá per gli investitori che possono trarre vantaggio dalla convenienza di questa classe di attivi, afferma Chiara Cremonesi, strategist di Unicredit, la quale si aspetta che l’ammontare in emissione sará di 6-7 miliardi di euro.

Per l’esperta però il tasso reale annuo minimo garantito allo 0,25% è probabilmente “troppo basso” per attrarre una domanda significativa da parte degli investitori retail. Nella fase dedicata agli istituzionali invece le richieste dovrebbero essere piú consistenti.