Sono stati giorni intensi per il mercato obbligazionario italiano, per via della pioggia di emissioni avvenuta in questa prima metà di settembre. Diverse le nuove obbligazioni bancarie offerte agli investitori. E anche il Gruppo BBC Iccrea è tornato a rifinanziarsi con un bond senior preferred a 5 anni. L’importo iniziale era stato fissato in 300 milioni di euro, ma grazie all’ottima accoglienza del mercato è salito a 350 milioni. Gli ordini ricevuti sono stati 600 milioni. E così, per l’istituto a capo di 120 banche del credito cooperativo è stato possibile anche ridurre l’entità della cedola da 6,50% a 6,375%.

L’emissione alla pari è avvenuta all’interno del programma di medio-lungo termine di 3 miliardi.

Sono stati più di 100 gli investitori interessati, di cui il 46% italiani, seguiti dal Regno Unito (17%), Germania (16%), Francia (10%), Svizzera (5%), BeNeLux (2%) e altri (4%). Ad essersi interessati dell’operazione in qualità di Joint Lead Managers sono stati Citi, Credit Agricole, Iccrea Banca, Mediobanca, Santander e Unicredit.

Il bond senior preferred di Iccrea scade nel settembre 2027, ma contiene una clausola per cui l’emittente potrà rimborsare in anticipo il capitale nel settembre 2026, cioè dopo quattro anni. La cedola offerta appare interessante, sebbene vada tenuto conto che i rating attesi da S&P e Fitch siano bassi: BB e BB-. In entrambi i casi, cioè, l’obbligazione è giudicata “non investment grade”, “spazzatura” per usare un linguaggio giornalistico e informale.

Bond senior preferred, i rischi con la guerra

Si tratta, comunque, di un bond senior preferred. Esso consiste nell’assegnare al possessore il diritto di essere rimborsato prima degli altri obbligazionisti nel caso di insolvenza o fallimento della banca. Da qui si capisce forse meglio perché la cedola fissata è relativamente bassa, visti i rating insufficienti. Il rischio di credito teorico risulta medio-alto, ma d’altra parte la tipologia dell’obbligazione offre qualche garanzia in più ai possessori.

Il Gruppo Iccrea ha chiuso il primo semestre con un utile netto consolidato di 683,3 milioni, in forte crescita dai 405 milioni del primo semestre 2021. I crediti deteriorati lordi sono scesi al 5,9% dal 6,9% di dicembre e risultano coperti per quasi i due terzi, tant’è che la loro incidenza netta sui prestiti scende al 2,2%. Insomma, la qualità creditizia regge, sebbene vada tenuto conto dell’impatto negativo che la crisi energetica rischia di avere sulla clientela.

Dunque, il bond senior preferred di Iccrea presenta qualche motivo di preoccupazione guardando al contesto macroeconomico legato alla guerra russo-ucraina. D’altra parte, offre circa 393 punti base (3,93%) in più del tasso “mid swap” a 5 anni e +320 bp sul BTp di pari durata.

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