C’è una buona notizia per il mercato dei bond dell’Egitto. JP Morgan li inserirà nei suoi indici, un fatto che porterà automaticamente un flusso di capitali stranieri a gestiva passiva nel paese nordafricano. E già il 2021 si è rivelato un anno positivo per i titoli in valuta locale, con ritorni medi per gli obbligazionisti del 13%. Quest’anno, almeno stando agli analisti di PineBridge Investments e Renaissance Capital, potrebbe andare anche meglio: si arriverebbe a guadagni del 17%.

Qual è il segreto dei bond egiziani? Alti rendimenti nominali e reali.

Prendete la scadenza sovrana a 10 anni. Offre oggi il 15,25%, a fronte di un tasso d’inflazione a dicembre del 5,9%. In termini reali, parliamo di un rendimento del 9,35%. Se giriamo per il mondo, difficilmente di questi tempi troviamo qualcosa di simile. Anzi, il caso dell’Egitto è diventato ormai più unico che raro. E ciò è dovuto alla politica monetaria relativamente restrittiva della sua banca centrale, i cui tassi d’interesse sono stati fissati all’8,25%, cioè a 235 punti base sopra l’inflazione.

Bond Egitto, rischi e cambio sotto le lenti

I bond egiziani hanno rating “non investment grade”: B per S&P, B+ per Fitch e B2 per Moody’s. Sono titoli speculativi, per cui presentano un elevato grado di rischio di credito. Il debito pubblico si attesta, in effetti, in area 90% del PIL. Le riforme economiche di questi ultimi cinque anni, tuttavia, hanno stabilizzato il cambio dopo la svalutazione del 2016, tant’è che la lira egiziana guadagna più del 12% negli ultimi tre anni e sotto la pandemia si è mantenuta stabile o, addirittura, a tratti si è rafforzata contro il dollaro.

Non stanno avendo la stessa fortuna i bond in dollari, che subiscono la concorrenza dei rendimenti in rialzo presso un po’ tutti i mercati emergenti. Basti pensare alla Turchia. D’altra parte, anche la Federal Reserve dovrebbe alzare i tassi quest’anno e ciò ha fatto salire gli stessi rendimenti americani, pur limitatamente.

Ad ogni modo, non pare che quando la banca centrale di Atlanta passerà ai fatti, i bond egiziani ne dovrebbero risentire granché, vuoi perché la notizia è stata già scontata e vuoi anche per i margini reali cospicui offerti.

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