BNP Paribas torna a collocare obbligazioni in valuta sul MOT. Dopo il successo del collocamento del bond a tasso misto in dollari statunitensi (USD), BNP Paribas propone due nuovi strumenti obbligazionari destinati agli investitori italiani retail, in dollari australiani e dollari neozelandesi. In un contesto di mercato unico in cui il Quantitative Easing sta spingendo al ribasso i tassi di interesse delle obbligazioni  europee – osservano gli esperti di BNP Paribas –  la ricerca di rendimento si sposta sempre piu?? verso economie “giovani”.

Quella australiana e neozelandese, in particolare, hanno visto rafforzarsi negli ultimi anni le rispettive divise, favorite da contesti  economici solidi, politiche fiscali e monetarie snelle e bassi indebitamenti pubblici. Elementi riconosciuti dalle più blasonate agenzie di rating come ad esempio Fitch, che ha assegnato alla Nuova Zelanda la doppia A e a all’Australia la tripla A. Illustriamo oggi, in particolare, l’obbligazione in dollari australiani.   Obbligazioni BNP Paribas in dollari australiani, tasso misto, 2023   L’obbligazione BNP Paribas in dollari australiani (AUD) è in collocamento sul MOT fino al 29 maggio 2015. Il bond bancario (XS1235187306) è collocato al prezzo di 100 da BNP Paribas Arbitrage Issuance B.V. per massimo 100 milioni di dollari australiani e per tagli minimi di 2.000 AUD, circa 1.430 euro per tutta la settimana, salvo chiusura anticipata. Caratteristica peculiare del nuovo titolo, è il pagamento degli interessi. L’obbligazione corrisponde infatti cedole a tasso fisso per i primi due anni nella misura del 6% e poi a tasso variabile per gli altri sei, calcolate sulla base dell’Euribor a tre mesi maggiorato di uno spread del 2%. Il bond offre quindi una remunerazione del capitale abbastanza alta in un primo tempo, per poi scendere per il resto della durata dell’obbligazione. Il rating di BNP Paribas (A+ secondo S&P) è confortevole, ma i rischi legati al cambio e la remunerazione del capitale devono far riflettere attentamente l’investitore, anche perché l’indicizzazione degli interessi della parte variabile è legata a un tasso di riferimento che non è quello australiano, bensì quello dell’area euro che, al momento, è negativo.
[fumettoforumright]