L’ Austria ha lanciato con successo un bond a 70 anni. Sfidando i mercati e la fame di rendimenti degli investitori, Vienna è riuscita a prezzare titoli di stato con scadenza 2086 raccogliendo anche ordini ingenti da parte degli operatori professionali.

Ammontano infatti a oltre 7,3 miliardi di euro gli ordini per il primo titolo di Stato a 70 anni austriaco, lanciato via sindacato, con cui Vienna si aggrega al gruppo dei paesi della zona euro che approfittano dell’attuale fase di compressione dei tassi d’interesse, legata alle politiche ultra-espansive della Bce, per emettere sulle scadenze extra lunghe.

Il dato, aggiornato a circa le ore 13, è fornito dal servizio Ifr di Thomson Reuters, in attesa del pricing del titolo – con scadenza novembre 2086 – che arriverà in giornata.

Austria lancia bond a 70 anni

La guidance di rendimento sul titolo è stata rivista in area 55 punti base (+/- 2 pb) su quello del trentennale febbraio 2047; una prima indicazione era stata fornita stamane in area 60 pb, poi rivista tra 55 e 60. L’operazione sta spingendo verso l’alto la curva dei rendimenti austriaci sul secondario. Il tasso del benchmark trentennale viaggia appena oltre l’1%, non distante dal picco da 16 mesi segnato questo mese. Il tasso del bond austriaco 2062, il 50 anni emesso nel 2012 – finora la scadenza più lunga della curva austriaca – sale oggi di un altro centesimo, in area 1,19%, dopo i sei guadagnati ieri in scia all’annuncio dell’operazione odierna.

Austria colloca anche bond a 7 anni

Gli analisti di Ing si aspettano che il Tesoro austriaco emetta tra 1,5 e 2 miliardi del nuovo 70 anni, essendo stato in grado di prezzare nel 2012 un’obbligazione 50 anni da 2 miliardi. Contestualmente Vienna ha lanciato, sempre via sindacato, anche il collocamento di una nuova scadenza 7 anni: in questo caso la guidance è in area 28 punti base sotto il tasso midswap, dopo una prima indicazione a -27 pb. Gli ordini ammontano a oltre 4,9 miliardi.

L’Austria ha rating sovrano Aa1 per Moody’s, AA+ per Standard & Poor’s e AAA per Fitch. Le banche incaricate del collocamento sono Barclays, Goldman Sachs, Hsbc, Nomura e Raiffeisen Bank International.