Dal 2000 il tuo quotidiano indipendente su Economia, Mercati, Fisco e Pensioni
Oggi: 05 Dic, 2025

Nuova rottamazione delle cartelle con novità: cartelle esattoriali sotto 1.000 euro non si pagano

Nuova rottamazione delle cartelle ma non solo, ecco tutte le novità sulle cartelle esattoriali che si affacciano adesso nella manovra.
2 mesi fa
2 minuti di lettura
rottamazione cartelle esattoriali e rateizzazioni
Foto © Licenza Creative Commons

Soldi per il taglio dell’IRPEF, per bloccare l’aumento dei requisiti pensionistici previsto dal 2027, ma anche per la nuova rottamazione delle cartelle.
>La legge di Bilancio ha un’immensa necessità di coperture, molte delle quali — secondo le prime indiscrezioni — potrebbero arrivare dagli avanzi di bilancio degli anni precedenti o da tagli alla spesa pubblica, in particolare sui servizi e sui Ministeri.

Tutti i provvedimenti di cui da settimane si discute nelle “stanze che contano” per la manovra di fine anno restano ancora sul tavolo, ciascuno con i propri “sponsor politici” all’interno della maggioranza.
La Lega, ad esempio, non sembra voler sentire ragioni riguardo a un’approvazione della manovra senza la sua storica rottamazione quinquies.

Anzi, nelle ultime ore prende sempre più piede l’idea di una nuova e più ampia “Pace Fiscale”, poiché la proposta originaria di rottamazione quinquies — depositata da mesi in Parlamento — sarebbe stata ritoccata in alcuni punti chiave, almeno secondo le ultime ipotesi circolate.

E se la rottamazione quinquies cambia forma, arrivano anche novità importanti per i contribuenti indebitati, cioè per tutti coloro che hanno cartelle esattoriali a proprio carico.

Addio cartelle sotto i 1.000 euro, ecco la novità dalle ultime ipotesi sulla rottamazione

Altro che rottamazione quinquies: la nuova Pace Fiscale 2026 si profila come un mix di provvedimenti, che potrebbe ridimensionare la portata della rottamazione originaria ma introdurre vantaggi concreti per i contribuenti.

Tra le ipotesi più discusse nella manovra, una riguarda la durata della rottamazione: non più 120 rate mensili (10 anni), ma 96 rate.
In pratica, il piano di rientro verrebbe ridotto a 8 anni, con rate minime da 50 euro.

Un taglio dei tempi che, nelle intenzioni del governo, servirebbe a rendere più rapido il recupero dei crediti da parte dello Stato. E senza penalizzare eccessivamente i contribuenti.

Quali cartelle esattoriali saranno dentro la rottamazione quinquies

La nuova rottamazione dovrebbe riguardare i debiti iscritti a ruolo tra il 2000 e il 2023. Escludendo gli eventuali aiuti di Stato non spettanti che sono stati recuperati tramite cartelle.

È prevista una maxi rata iniziale del 5% solo per chi ha debiti complessivi superiori a 50.000 euro.

Come nelle precedenti edizioni, le cartelle saranno scontate di:

  • sanzioni;
  • interessi di mora e iscrizione a ruolo;
  • aggi e diritti di riscossione.

Tra le novità più discusse, però, emerge una possibile esclusione dei contribuenti decaduti da precedenti rottamazioni. Chi aveva aderito e poi non ha pagato, per qualsiasi motivo, potrebbe essere escluso dalla nuova misura.

Resta invece in piedi l’opzione anti-decadenza, secondo cui il contribuente non perderebbe i benefici finché non salta otto rate, anche non consecutive, del piano di pagamento.
Un approccio più flessibile rispetto al passato, dove bastava una sola rata non versata per decadere.

Nuova rottamazione delle cartelle con novità: cartelle esattoriali sotto 1.000 euro non si pagano

Le ultime ipotesi sulla rottamazione introducono un cambiamento potenzialmente rivoluzionario: l’esclusione delle cartelle di importo inferiore ai 1.000 euro, che potrebbero non dover essere pagate.

Per questi debiti minimi si valuta infatti la possibilità di un saldo e stralcio agevolato o, in alcuni casi, una cancellazione automatica d’ufficio.

In particolare, il governo starebbe studiando un meccanismo per azzerare in automatico i debiti sotto i 1.000 euro, considerati antieconomici da riscuotere.
Tuttavia, si tratta ancora di ipotesi in via di definizione.

Sono allo studio anche criteri di selezione “per merito”, basati su:

  • regolarità nei precedenti piani di rottamazione;
  • parametri reddituali legati all’ISEE.

Un’ulteriore proposta prevede di obbligare i contribuenti che aderiscono alla nuova rottamazione a utilizzare esclusivamente strumenti di pagamento tracciabili, così da garantire la trasparenza delle operazioni.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

pignoramento malattia
Articolo precedente

Pignoramento malattia e maternità: cosa è intoccabile e cosa no (lo spiega l’INPS)

L'Italia si rafforza nell'Unione Europea
Articolo seguente

L’Italia ha l’occasione storica imperdibile per rimodellare l’Unione Europea