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Oggi: 05 Dic, 2025

Nuova rottamazione delle cartelle esattoriali: più rate, tolleranza 8 mesi e novità

Come sarà la nuova rottamazione delle cartelle esattoriali in partenza nel 2026, ecco alcune risposte ai quesiti più frequenti.
4 mesi fa
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cartelle esattoriali
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Ci sarà quasi sicuramente, nella prossima Legge di Bilancio, la nuova rottamazione delle cartelle esattoriali. Fidandoci delle promesse che da mesi arrivano dalla Lega, nel 2026 dovrebbe infatti prendere forma la cosiddetta “rottamazione quinquies”.

La convinzione nasce non solo dagli annunci, ma anche da una dinamica consolidata: in ogni Legge di Bilancio, i partiti della maggioranza portano avanti i propri cavalli di battaglia, e per ottenere l’appoggio degli alleati è necessario scendere a compromessi.

Se Forza Italia punta sul taglio dell’IRPEF per il ceto medio, è evidente che, in cambio, potrebbe accettare la sanatoria fiscale voluta dalla Lega, e viceversa. Ecco perché la nuova rottamazione quinquies ha concrete possibilità di essere inserita nel decreto fiscale di fine anno, il tradizionale collegato alla Legge di Bilancio che stabilisce le novità fiscali per l’anno successivo.

Vediamo dunque come sarà, con ogni probabilità, la nuova rottamazione delle cartelle 2026.

Nuova rottamazione delle cartelle esattoriali: più rate, tolleranza di 8 mesi e novità

La prima domanda riguarda quali debiti potranno rientrare nella nuova rottamazione. Ogni misura di questo tipo, infatti, stabilisce un termine preciso oltre il quale i debiti non possono essere sanati.

Per la rottamazione 2026 si parla di debiti già trasformati in cartella esattoriale e affidati all’Agenzia delle Entrate-Riscossione entro la fine del 2023.

Altro nodo cruciale è la rata iniziale. Una delle criticità della rottamazione quater era rappresentata dalla maxi rata di ingresso: due versamenti ravvicinati, entro il 31 ottobre e il 30 novembre, pari ciascuno al 10% del debito totale (quindi il 20% complessivo in un solo mese).

Con la nuova rottamazione, invece, la prima rata dovrebbe essere fissata al 5% del debito complessivo, rendendo l’adesione molto più accessibile.

Ecco gli altri punti cardine della nuova sanatoria 2026

Un elemento decisivo riguarda la durata del piano rateale. Finora le rate erano trimestrali e al massimo 18, quindi di importo spesso elevato. Con la nuova sanatoria, invece, si dovrebbe passare a 120 rate mensili, tutte di pari importo e senza interessi aggiuntivi.

Ciò significa che il debito potrà essere dilazionato in oltre 10 anni. Inoltre, è prevista una flessibilità maggiore: sarà infatti possibile saltare fino a 8 rate (anche non consecutive) senza decadere dalla sanatoria.

Questo rappresenta una svolta importante, perché nella rottamazione quater bastava una sola rata mancata per perdere il beneficio, nonostante i 5 giorni di tolleranza concessi su ogni scadenza.

Ricapitolando

La nuova rottamazione quinquies 2026 dovrebbe quindi garantire:

  • una rata iniziale leggera (5% del debito);
  • un piano fino a 120 rate mensili;
  • la possibilità di saltare 8 rate senza decadenza;
  • la consueta cancellazione di sanzioni, interessi e aggio di riscossione.

In sintesi, una sanatoria più flessibile e sostenibile rispetto alle precedenti, che punta a rendere davvero possibile il rientro dei contribuenti in difficoltà.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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