In attesa del decreto del Consiglio dei ministri atteso per la giornata di giovedì, con il quale potrebbe diventare realtà l’introduzione del super green pass, già dalla prossima settimana l’Italia potrebbe abbandonare il colore bianco che resiste da quest’estate. Ecco, sulla base degli ultimi dati aggiornati, quali sono le regioni che rischiano il passaggio in zona gialla a partire da lunedì 29 novembre.

Zona gialla, dati regione per regione su posti occupati in terapia intensiva e reparti ordinari

Vediamo insieme quali sono i dati aggiornati regione per regione riguardanti i posti letti occupati sia delle terapie intensive che dei reparti ordinari:

Terapia intensiva

Abruzzo: 4%
Basilicata: 1%
Calabria: 6%
Campania: 5%
Emilia-Romagna: 6%
Friuli-Venezia Giulia: 15%
Lazio: 9%
Liguria: 9%
Lombardia: 4%
Marche: 8%
Molise: 3%
Bolzano: 8%
Trento: 7%
Piemonte: 4%
Puglia: 3%
Sicilia: 5%
Sardegna: 5%
Toscana: 7%
Umbria: 6%
Valle d’Aosta: 3%
Veneto: 6%

Reparti ordinari

Abruzzo: 7%
Basilicata: 6%
Calabria: 12%
Campania: 8%
Emilia-Romagna: 7%
Friuli-Venezia Giulia: 17%
Lazio: 10%
Liguria: 7%
Lombardia: 10%
Marche: 7%
Molise: 5%
Bolzano: 16%
Trento: 8%
Piemonte: 5%
Puglia: 5%
Sardegna: 3%
Sicilia: 9%
Toscana: 5%
Umbria: 7%
Valle d’Aosta: 8%
Veneto: 5%

Ricordiamo che per il passaggio in zona gialla occorre superare i seguenti parametri: incidenza di oltre 50 casi settimanali ogni 100.000 abitanti, oltre il 10% di posti occupati in terapia intensiva, oltre il 15% dei letti occupati nei reparti ordinari.

Detto questo, la regione Friuli-Venezia Giulia è praticamente certa di passare in zona gialla a partire dalla prossima settimana. A rischio anche la provincia di Bolzano, che ha già superato il limite relativo ai posti occupati nei reparti ordinari (16%), mentre è a un passo dal raggiungere anche il limite dei posti occupati in terapia intensiva (8%). Molto dipenderà dall’evoluzione dei prossimi giorni: qualora anche il dato delle terapie intensive dovesse superare il valore del 10%, la provincia autonoma di Bolzano si ritroverebbe in zona gialla.

In Alto Adige 20 comuni in lockdown, ecco quali sono e che restrizioni sono previste

Intanto, in Alto Adige alcuni comuni sono passati in zona rossa a causa del superamento dei parametri.

Come ha comunicato una nota dell’Azienda Sanitaria si tratta dei comuni di Rodengo, San Pancrazio, Caines, Vandoies, Ultimo, Martello, Castelbello-Ciardes, Naz-Sciaves, Senales, Plaus, Castelrotto, Marlengo, Laion, Postal, Ortisei, Moso in Passiria, Funes, Santa Cristina Valgardena, Rasun Anterselva, Rio di Pusteria.

Le restrizioni inizieranno dal 24 novembre e andranno avanti fino al 7 dicembre. Si applicherà il coprifuoco tra le ore 20 e le 5, non sono permessi gli spostamenti all’interno o verso l’esterno del territorio comunale e sarà consentito svolgere attività all’aperto rispettando la distanza di due metri tranne che tra le 20 e le 5. Si prevede anche l’obbligo di indossare la Ffp2 nei negozi e sono sospesi tutti gli eventi aperti al pubblico. Chiuse anche le palestre, centri sportivi e natatori.

Vedi anche: Italia in zona gialla da fine novembre, ecco le nuove regole e cosa cambia con il cambio colore