Attenzione alla zanzara giapponese. Non bastava, infatti, quella tigre a dare fastidio, adesso un nuovo esemplare mette in allarme il nostro Paese, in particolare il Nord-Est dove sembra molto diffusa.

Dove si trova la zanzara giapponese in Italia e che cosa si rischia 

Secondo Fabrizio Montarsi, biologo del laboratorio di parassitologia all’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie, la zanzara giapponese ha invaso il Nord Italia, entrano nelle auto perché sono attratte dal nero, dal caldo e dall’anidride carbonica. Secondo il biologo bisogna fare molta attenzione, in quanto: “E’ diurna, molesta, punge l’uomo e depone uova resistenti al freddo invernale. È un potenziale vettore di encefalite giapponese, West Nile virus e di filarie”.

Durante la stagione invernale, le uova resistono al freddo, ecco perché alcune sono state trovate persino a novembre in montagna. L’arrivo della zanzara giapponese in Italia risale a 6 anni fa, quando fu trovata per la prima volta in Friuli Venezia Giulia, ma negli ultimi anni è riuscita ad arrivare in tutta l’area pedemontana e in genere nel nord Italia, dove è sempre più diffusa.

Come difendersi dalla zanzara giapponese

Attualmente non c’è un vero e proprio allarme ma visto che potenzialmente può causare anche gravi patologie, è bene difendersi da un suo attacco. Prima di tutto quando si esce da casa e si fa sport è meglio sempre usare dei prodotti repellenti indicati. In secondo luogo è fondamentale eliminare tutti i contenitori dove si accumula l’acqua per evitare il ristagno. Fare anche attenzione che la zanzara non si sia posizionata in auto, dove potrebbe fare le uova resistente al freddo.

Come riconoscerla? Prima di tutto va detto che assomiglia alla zanzara tigre ma è più grande, è molto aggressiva e appunto potrebbe trasmettere gravi malattie come Dengue e Chikungunya. Essendo anche resistente al freddo, potrebbe pungere anche a novembre in zone impensabili come la montagna, fino a mille metri.

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