Per chi è abituato a viaggiare in aereo, l’estate 2023 sarà quella più cara di sempre. Se prima milioni di italiani puntavano sulla convenienza dei voli low cost, (da) quest’anno non sarà (più) possibile. La certezza di cosa accadrà in futuro non ce l’ha nessuno, ma la sensazione è che le parentesi tonde appena inserite debbano considerarsi trasparenti, inesistenti. Che i costi dei biglietti aerei potessero aumentare era piuttosto chiaro, tuttavia rimane una sorpresa la reazione stessa degli italiani, dal momento che la domanda non è venuta di certo a mancare.

Anzi, è superiore rispetto a quella del 2019, l’anno che precedette la pandemia.

Perché i prezzi dei voli sono in aumento

In questo periodo si ha l’abitudine di dare la colpa di qualunque cosa all’inflazione. Se i prezzi aumentano è colpa dell’inflazione, se la Ferrari va male nel Mondiale è colpa dell’inflazione, se l’Italia del calcio è meno competitiva rispetto ai club inglesi è colpa dell’inflazione. E così via, senza continuità di sosta. In realtà le cose stanno un po’ diversamente. Ad esempio i costi dei voli aerei non sono in aumento per colpa dell’inflazione, il motivo è un altro. Quale?

Per capire meglio le cose bisogna fare un passo indietro. Durante la pandemia, le compagnie aeree hanno attraversato un momento di difficoltà che ancora tutti ricordano, soprattutto le persone che lavoravano e che poi con il sopraggiungere del virus si sono ritrovate a casa. Quella del 2023 è la prima vera estate dopo la fine dell’emergenza decretata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. E come spesso accade in questi casi si crea una situazione in cui la domanda è alta mentre l’offerta non riesce a stare dietro alla prima. Ecco perché è naturale che i prezzi siano aumentati. Sarebbe stato strano il contrario.

Senza dimenticare, in tutto questo, un dato ancora più preoccupante.

Ossia il buco di 217 miliardi di dollari durante il Covid, stima pubblicata dall’osservatorio Cirium. Il finale è però amaro anche per i passeggeri, costretti a salutare per un po’ (per sempre) le tariffe low cost.

Alcuni numeri

Prima ancora dell’avvento della stagione estiva, le tariffe dei biglietti aerei sono aumentare del 27,4% rispetto a un anno fa. Il mese di riferimento, in questo caso, era febbraio. Per non parlare poi delle vacanze di Pasqua, quando per volare dall’Italia all’estero gli italiani hanno fatto i conti con aumenti del 300%. Per l’estate che verrà, un dato su tutti: il volo più economico per la tratta Roma Fiumicino-Buenos Aires il 20 luglio costa 1.248 euro. Nello stesso periodo dello scorso anno, il medesimo biglietto costava 1.028 euro.

Voli low cost addio: in estate tutti i biglietti aerei in aumento

Un caso isolato? Niente affatto, ma la risposta delle compagnie aeree alla domanda elevata dell’ultimo periodo e l’offerta che al momento non riesce a far fronte rispetto al numero impetuoso di domande/richieste da parte degli italiani. Quindi, c’entra anche l’algoritmo che fa alzare i prezzi in base in base alla domanda.

Riassumendo

  • L’estate 2023 è attesa come la più cara degli ultimi anni per il costo dei biglietti aerei.
  • Stavolta l’inflazione non c’entra: alla base del rincaro dei voli aerei le conseguenze dirette della pandemia, la domanda degli italiani che supera di gran lunga l’offerta.
  • Il risultato è i voli low cost a cui eravamo abituati prima della pandemia non esistono più. Non fanno eccezione nemmeno le compagnie storiche come Ryanair ed easyJet.
  • Un altro motivo che spiega il rincaro dei biglietti aerei e la perdita di ricavi superiore ai 200 miliardi di euro subita dalle compagnie aeree negli anni durante la pandemia
  • Il caso più emblematico riguarda il volo più economico Roma-Fiumicino-Buenos al costo di 1.248 euro, oltre 200 euro in più rispetto a un solo anno fa.