Questa estate chi ha in mente di prendere un volo per andare in vacanza rischia di rimanere a piedi? Quando si parla di voli aerei, le incognite sono sempre in agguato, soprattutto dopo la pandemia che ha stravolto il settore e procurato non pochi problemi. Tra il 2020 e il 2021 le compagnie hanno subito gravi danni, nessuno viaggiava a causa delle restrizioni e i vettori furono costretti a licenziare il personale. Ma in poco tempo, le richieste di viaggi e voli hanno visto un vero e proprio boom.

Appena le restrizioni covid sono state tolte, le persone sono tornate a viaggiare ma le compagnie erano impreparate e la conseguenza si è rivelata essere il caos voli che ha caratterizzato l’estate 2022.

Voli aerei, questa estate vacanze a rischio a causa dei pochi posti?

Tra ritardi clamorosi, cancellazioni giornaliere piuttosto frequenti e bagagli persi, chi ha viaggiato in aereo non ha sicuramente un bel ricordo di quei mesi estivi. In più, anche i prezzi dei biglietti sono aumentati. Ormai prendere un volo anche per andare a Parigi o restare in Italia è molto più caro rispetto al pre-pandemia. Quest’anno poi, basta cercare un volo sulle piattaforme per notare che i prezzi sono lievitati a causa del caro carburante e le tensioni internazionali.

In tutto ciò, il problema della carenza di voli non è affatto un lontano ricordo e anche per questa estate si rischiano disagi. Le richieste ci sono, le persone vogliono viaggiare il problema è che mancano i posti. Basta confrontare i dati con il 2019 per notare le differenze. Secondo Oag, società di consulenza, i posti in aereo disponibili sono calati.

Disagi possibili tra aprile e settembre

A marzo 2023 la disponibilità è pari a 445 milioni di posti, con un calo di 5,2 punti percentuali rispetto al 2019. C’è anche una differenza sostanziale tra i voli domestici e voli internazionali.

Nel Nord Est asiatico si segnala un aumento del 10,3% sul domestico ma un -48,2% sui voli internazionali. In Europa, si nota un -15,7% sul domestico e un -9,1% sull’internazionale. In sostanza, rispetto a 4 anni fa, prima della pandemia, ci sono meno voli a disposizione e oltretutto costano anche di più. Recentemente anche i dati forniti da Airline data inc. parlavano chiaro.

Alcune compagnie avevano deciso di tagliare i voli. Tra aprile e settembre ne risultano eliminati 90mila. Una media di 500 voli in meno ogni giorno e un totale di 11,4 milioni di posti in meno. Alcune zone europee, poi, hanno confermato anche i disagi. Soprattutto Olanda, Germania, Francia e Regno Unito, dove anche per i prossimi mesi non si possono escludere nuovi problemi, soprattutto durante l’estate. Insomma, si rischia davvero di avere una carenza di voli?