Arriva una vera e propria rivoluzione per le visite mediche con l’introduzione della telemedicina nel Servizio sanitario nazionale. Dal 2024 cambieranno molte cose per i pazienti che potranno ricevere controlli e visite online da parte degli specialisti. Tutto ciò sarà possibile grazie ad un investimento da 1 miliardo voluto dal Pnrr. Mentre nei prossimi giorni si inizierà a lavorare alla nuova piattaforma nazionale, che sarà necessaria alle Regioni per erogare i servizi con gli utenti e per i controlli a distanza.

Ad aprile, invece, dovrebbero aprire i bandi. Infatti Agenas si sta organizzando per la definizione di medici e pazienti in modo da arrivare pronti nel 2024.

Visite mediche e controlli a distanza, dal 2024 parte la rivoluzione

Ma che cosa cambia in sostanza con la rivoluzione della Telemedicina? Dal 2024, sarà possibile ricevere la ricetta dal medico sia gratis che con il ticket dopo la visita a distanza grazie ad una piattaforma gestita da Engineering e Almaviva che avranno la gestione per 10 anni pagando un canone di 235 milioni di euro. Dal 2025, invece, si punta addirittura alle cure online per 200mila italiani. Il ministro della Salute, Orazio Schillaci ha spiegato che in questo modo i medici avranno modo di offrire più attenzione ai singoli pazienti. Le prestazioni che saranno incluse in questa piattaforma saranno telecontrolli, teleconsulti, televisite e telemonitoraggio mentre la piattaforma definirà anche i requisiti che dovranno essere rispettati da ogni singolo sistema regionale.

I dati inseriti nella piattaforma, inoltre, confluiranno nel fascicolo sanitario elettronico del paziente. Ma chi riguarderà, in sostanza, la nuova rivoluzione della telemedicina? In particolare, si tratta di alcuni pazienti con malattie croniche, come diabete, patologie respiratorie e cardiologiche, ma anche pazienti oncologici e con problemi neurologici. Entro aprile, partirà il bando da parte delle Regioni, poi sarà individuata la platea di pazienti coinvolti e i medici necessari.

Presto i bandi

Il ministro della Salute Orazio Schillaci, ha sottolineato che:

“Grazie alla piattaforma i professionisti sanitari potranno disporre di nuovi strumenti validati per operare efficacemente in ogni processo individuale e multi-disciplinare e allo stesso tempo verrà anche migliorata l’accessibilità dei pazienti alle cure e alle prestazioni.

Prima dell’avvio ufficiale della piattaforma, è prevista una fase di progettazione per assicurare che le prestazioni saranno erogate in modo omogeneo in tutta Italia, rispettando anche gli standard nazionali. Saranno poi definiti alcuni requisiti, che ogni sistema dovrà rispettare, anche perchè la piattaforma dovrà garantire ovviamente anche la sicurezza dei dati sanitari. Le prime regioni che apriranno i bandi saranno Lombardia e Puglia.