Dopo il covid-19 e il vaiolo delle scimmie a far paura è anche il virus Marburg con i due casi in Ghana che hanno scatenato una vera e propria ondata di preoccupazione anche in Europa. Si tratta di una febbre emorragica rara simile all’Ebola scoperta per la prima volta in Germania, a Marburg, nel 1967, quando si verificarono i primi focolai diffusi poi anche a Francoforte e Belgrado che provocarono sette morti. Quali sono i sintomi del virus Marburg?
Virus Marburg, che cosa è: è presente anche in Italia?
In Africa ora si teme un focolaio, dopo i due casi accertati di pazienti contagiati e poi deceduti.
“Si è sospettato della malattia dopo l’identificazione di due persone che corrispondevano alla definizione di febbre emorragica acuta, in due luoghi distinti della regione di Ashanti. I risultati preliminari suggeriscono che l’infezione sia dovuta al virus di Marburg”.
Tutti coloro che presentano sintomi sospetti sono invitati a recarsi subito dal medico mentre il rappresentante dell‘Oms nel Ghana, Francis Kasolo, si è detto pronto ad intervenire per rispondere a focolai possibili. In base agli studi effettuati, sembra che questo virus si possa trasmettere all’uomo dai pipistrelli della frutta e la mortalità arriva anche all’88%. Attualmente non ci sono notizie di casi in Italia.
I sintomi e come si trasmette l’infezione simile all’Ebola
Ma quali sono i sintomi del virus Marburg? Si parte dal mal di testa, passando per dolori muscolari, rigurgito di sangue e febbre. Nei primi cinque giorni si possono verificare delle eruzioni maculopapulari, più prominenti sul tronco e nausea, vomito, dolore toracico, mal di gola, dolore addominale e diarrea.
Si possono verificare anche ittero, infiammazione del pancreas, perdita di peso, delirio, shock, insufficienza epatica, emorragia massiccia e disfunzione multiorgano.