Passato l’inverno e l’influenza, ad aprile e maggio continua a mietere vittime il virus intestinale.  Nonostante i repentini cambi climatici, infatti, finalmente l’influenza è finita, ma secondo gli esperti il virus intestinale potrebbe protrarsi fino a maggio inoltrato nonostante durante aprile abbia contagiato oltre 150mila italiani. A far allungare i tempi di proliferazione dei batteri dell’influenza intestinale sono complici anche l’arrivo della bella stagione e il clima ballerino che ci ha fatto passare molto spesso da temperature primaverili a ritorni bruschi a quelle invernali.

Sintomi virus intestinale

Il contagio per il virus intestinale avviene per contatto diretto con persone malate, quindi a rischio particolarmente alto soprattutto le scuole, gli autobus e i luoghi di lavoro, dove le persone sono a stretto contatto tra loro. I sintomi possono essere molto vari, ma di solito non mancano acidità di stomaco e nausea e la durata della malattia è di circa 48 ore, anche se poi occorrono diversi giorni per riprendersi dalla spossatezza e la debolezza che la malattia lascia.

Virus intestinale come curarsi

Evitare il contagio del virus non è facile, ma una buona igiene e il lavarsi spesso le mani può aiutare; bisogna evitare quanto più possibile il contatto diretto con le persone ammalate, in questo modo il rischio di contrarre il virus diminuisce molto. Per riprendersi velocemente dalla malattia è necessario innanzitutto riposare molto e seguire una dieta liquida, bere molta acqua e tisane per evitare la disidratazione, evitando le bevande e i cibi ricchi di zuccheri. Durante il virus intestinale è bene mangiare soltanto alimenti molto digeribili quali riso, brodo, pesce, mele, pasta in bianco e tutti i cibi poveri di fibre.