Si cammina per strada e si sentono più starnuti che clacson delle auto. Difficile non conoscere almeno una personas che non è stata contagiata da qualche virus influenzale negli ultimi giorni. Siamo neanche a dicembre ma è già boom per l’influenza. Gli esperti avevano avvertito che quest’anno avrebbe colpito duro. Dopo due anni di pandemia e restrizioni, ora che nessuno indossa più la mascherina, i virus sono tornati a colpire in maniera più aggressiva. La prova è che l’influenza è già in anticipo di un mese.

Oltretutto, non c’è solo il classico virus influenzale a circolare, ma anche il covid-19 con tutte le sue varianti. Ecco perché gli esperti parlano di un boom a dicembre e di feste natalizie a rischio virus.

Virus influenzale a Natale arriva il picco

Nell’ultima settimana, il bollettino covid-19 ha segnalato un rialzo dei contagi del 10%. A spiegare la situazione è Vittorio Sambri, professore dell’Ateneo di Bologna e direttore del Laboratorio unico della Romagna, a Pievesestina, che al Corriere ha detto che per quanto riguarda il coronavirus:

“Stanno venendo fuori diverse varianti ma non si capisce ancora quella che potrebbe diventare prevalente. Sono tutte in qualche modo sotto-varianti di Omicron, al momento la BQ1 e la BQ1.1 potrebbero essere quelle destinate a prevalere, ma stiamo vedendo solo un certo numero di casi”

Preoccupazione moderata anche per l‘influenza che sta circolando moltissimo, rispetto alla normale tabella di marcia. I casi attuali sono quelli che si vedono a fine dicembre o gennaio. Quindi significa che è arrivata molto prima e poi si notano anche parecchi casi di coinfezione, ecco perché virologi consigliano il vaccino antinfluenzale e covid-19, sopratutto agli anziani e fragili. I sintomi sono difficili da distinguere. Spesso si sovrappongono e nel caso ci si contagi contemporaneamente il rischio di una malattia severa più lunga non è da escludere.

Quali virus stanno circolando?

Per quanto riguarda l’influenza, ore sta circolando il virus A, prevalentemente H3N2 ma anche il Rsv, il virus respiratorio sinciziale, responsabile di bronchioliti. Solitamente colpisce i bambini ma nell’ultimo periodo si è diffuso anche negli adulti causando sintomi simili a quelli dell’influenza e del covid-19. Tra questi cefalea, un po’ di febbre, costipazione, raffreddore e tosse. Insomma, segni comuni che rende davvero difficoltoso capire di che cosa si tratta a meno di non fare il tampone per iniziare a escludere il covid. Cicolano anche la polmonite da pneumococco negli anziani, batteri che causano la meningite, ma anche otiti, sinusiti, bronchiti, riniti, laringiti, faringiti e complicanze infettive che possono colpire anche cuore, reni, cervello.

Secondo Fabrizio Pregliasco, professore associato di Igiene Generale e Applicata, Università degli Studi di Milano e direttore sanitario dell’IRCCS Ospedale Galeazzi, quelli che si vedono adesso sono più che altro virus respiratori molto simili all’influenza. Quella vera, ossia il picco arriverà a fine dicembre. Secondo un recente sondaggio, è emerso che su 250 adulti over 65, tra il 14 ottobre e il 15 novembre, solo il 31% degli italiani si era vaccinato contro l’influenza. Durante l’ultima settimana, sono stati segnalati 562 campioni di cui 494 analizzati. Di questi 182 sono risultati positivi per influenza di tipo A, 24 per covid-19, 91 per altri virus respiratori. E ancora 8 Adenovirus, 35 Rhinovirus, 32 RSV, 10 virus Parainfluenza, 4 Coronavirus umani diversi da SARS-CoV-2 e 2 Bocavirus.