Dopo la pandemia di covid-19 e il timore per il vaiolo delle scimmie, che si sta diffondendo in modo compatto in tutto il mondo, un nuovo virus sta facendo tremare le autorità tedesche. Si tratta del virus Borna. In Germania è stato confermato un focolaio legato a questo virus, già noto anni fa dopo la morte di due bambini, il cui decesso fu causato proprio dal virus Borna. Da quello che si apprende, in Baviera i casi registrati sono almeno 40 casi.

Ma che cosa è il virus Borna e che cosa può provocare?

Il Virus Borna fa tremare le autorità tedesche, come ci si contagia

Nel 2018, gli studi confermarono che il virus Borna, BoDV-1 può essere trasmesso all’uomo e causare malattie molto gravi. Ad oggi, gli studi continuano. Infatti, le infezioni, nel corso degli anni, sono state poche e quindi servono ancora dati certi e un periodo di osservazione maggiore. Ad oggi le ricerche hanno confermato che il virus Borna si trasmette tramite il toporagno campestre, il portatore che vive nei campi incolti e nei giardini e potrebbe trasmettere il virus tramite la saliva, le feci o l’urina. L’infezione da uomo a uomo, invece, ad oggi non è stata ancora dimostrata.

Nella pratica, l’uomo si può contagiare mangiando o bevendo cibo e acqua contaminate, polvere ugualmente contaminata. L’importante – hanno detto gli esperti – è che nel momento in cui si trova un toporagno morto si rimuova subito e si pulisca la superficie incriminata.

I sintomi della malattia che fa preoccupare la Germania

Importante è anche capire i sintomi. Il Borna virus è molto raro e non è sempre facile capire se si è stati o meno contagiati, visto che molti sintomi sono comuni anche ad altre malattie. Come ha comunicato l’Ufficio statale per la salute e la sicurezza alimentare, molte persone contagiate soffrivano di mal di testa, febbre, malessere.

In seguito i sintomi si aggravano e giungono confusione mentale, problemi comportamentali, disturbi del linguaggio ed encefalite. Chi è riuscito a sopravvivere ha riportato gravi danni. Gli esperti sospettano anche che i bambini siano più vulnerabili, così come gli anziani, forse perchè passano più tempo all’aperto. Al giornale Bild il medico Beer ha detto:

“Il virus non può essere rilevato nel sangue, ma gli anticorpi contro di esso aiutano a confermare la sua presenza”

Da luglio, l’Lgl e l’ospedale universitario di Ratisbona hanno chiesto ad alcuni volontari di prelevare sangue ed effettuare un tampone nasale per cercare gli anticorpi BoDV-1 e prossimamente dovrebbero arrivare i risultati.