C’è l’ok del Governo all’ordine del giorno, basta virologi in tv, potranno presenziare solo se autorizzati dall’ASL. Arriva la risposta di Bassetti in diretta dalla Merlino su La7, ed è una risposta che svela tutta l’ignoranza della politica italiana.

Virologi in tv, scatta la censura del Governo?

Li abbiamo imparati a conoscere da oltre un anno, personaggi che prima non avevamo mai visto in tv sono diventati quasi delle star e occupano i salotti televisivi ormai quotidianamente.

Pregliasco, Galli, Capua, Burioni, Crisanti, Bassetti. Sono sono alcuni dei nomi più presenti sullo schermo, virologi e affini, infettivologi, microbiologi e scienziati vari. Insomma, la pandemia ha fagocitato l’attenzione di tutti, accendendo un riflettore gigantesco su questi esperti del settore. Ora c’è però chi dice basta a questo successo, forse a voler evitare che i personaggi in questione facciano disordine tra loro.

Capiamo bene infatti le intenzioni dell’ordine del giorno approvato ieri dal Governo, comprendiamo perfettamente che il motivo è quello di evitare che si faccia confusione tra notizie spesso contrastanti tra loro, nonostante a comunicarle siano tutti esperti e scienziati super acclamati. Peccato però che sia viziata da errori così grossolani da far pensare che davvero questa politica poco conosce il suo stesso mondo, e la risposta di Bassetti palesa tale ignoranza.

Stop virologi, la risposta di Bassetti

Intervistato da Myrta Merlino su La7, la quale gli chiede: “Mi guardi negli occhi, le faccio perdere il posto se sta qui?”, il virologo ligure risponde che la sua presenza in tv per parlare dei suoi pazienti è sempre approvata dal direttore generale del suo ospedale, mentre se partecipa alla task force regionale c’è il consenso del presidente della Regione, “mi spiace che i politici non sappiano questo”, conclude Bassetti e aggiunge: “Diverso se si vuole imbavagliare Matteo Bassetti come professore universitario”.

In questo caso, specifica il virologo, l’individuo è libero di esprimere le proprie opinioni in merito alla sua materia di pertinenza, e vietarglielo è un provvedimento fascista che vuole censurare la libertà di pensiero altrui.

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