Colpo di scena, ora anche la posta elettronica bussa a denari. Virgilio Mail diventa a pagamento, lo ha annunciato direttamente l’azienda tramite un messaggio recapitato a tutti i suoi utenti in questi giorni. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta, quanto si paga e come fare per evitare di pagare questo canone.

La richiesta che non ti aspetti

In realtà c’era da aspettarselo, anzi non è da escludere che presto anche altre aziende creatrici di posta elettronica possano optare per questa soluzione.

Del resto, siamo ormai nell’era dell’informazione a pagamento, con tantissimi siti che chiedono un piccolo contributo per leggere i propri articoli. Ricordiamo poi che un tempo perfino WhatsApp si pagava, anche se oggi si sembrerà molto strano. Per quanto riguarda Virgilio Mail già da tempo aveva chiesto un costo per i suoi servizi aggiuntivi, come ad esempio quello di avere più giga a disposizione per l’invio della posta. Ora però il discorso si fa universale, visto che riguarderà tutti, e non solo gli utenti di Virgilio Plus. Ma di cosa si tratta? Ecco il messaggio che è arrivato nelle ultime ore agli utenti:

Virgilio Mail è da molti anni la casella di posta utilizzata da milioni di italiani, sempre aggiornata e ricca di nuove funzionalità. Per fornirti un servizio di qualità, utilizziamo le inserzioni pubblicitarie personalizzate come avviene in tutti i principali portali web. A breve, per offrirti l’accesso alla Virgilio Mail da web, in continuità con quanto fatto sinora, potrai scegliere se prestare il consenso ai cookie di profilazione, uno strumento tecnico che ci permette di proporti solamente gli annunci pubblicitari più rilevanti per te, senza versare alcun corrispettivo in denaro. Qualora invece decidessi di negare il consenso ai cookie di profilazione, per continuare a usare Virgilio Mail, ti chiederemo un corrispettivo economico pari a 3,99€/anno.

Profilazione o soldi

La prende alla larga la mail in questione, mettendo al centro dell’attenzione i cookie, e non i 3,99 euro all’anno da versare.

In effetti, parliamo di una cifra davvero esigua, ma si tratta pur sempre di soldi rispetto a un servizio che fino ad oggi è ancora gratis. Ad ogni modo, è vero che l’azienda mette a disposizione degli utenti una scelta. Da quanto abbiamo letto infatti pagare non è obbligatorio. C’è infatti l’alternativa, e consiste nel prestare il consenso per la profilazione dei cookie. Lo scopo infatti è quello di racimolare soldi dalle pubblicità, quindi Virgilio Mail ha bisogno di conoscere nel dettaglio quali sono le preferenze dei suoi utenti. Qualora questi decidessero di non accettare tale condizione, allora potranno evitare il consenso dei cookie pagano 3,99 euro all’anno.

Virgilio Mail a pagamento, ma anche no

Insomma, Virgilio Mail sta per diventare a pagamento e la stessa azienda nella mail avvisa che a breve arriverà un nuovo messaggio nel quale si entrerà nel dettaglio della novità. Per ora comunque ci basti sapere che si può scegliere tra la profilazione, quindi l’utilizzo gratis della posta elettronica, oppure il canone annuale di 3,99 euro. Esiste però anche una terza e ultima possibilità, ossia rifiutare entrambe le soluzione e rinunciare però al servizio. Nella mail infatti è specificato:

Se ritieni che nessuna delle due opzioni sia adatta a te, potrai recedere dal servizio in qualunque momento, come previsto nelle Condizioni Generali di Contratto, fermo restando i tuoi diritti ai sensi dell’Informativa Privacy. In tal caso l’utilizzo di Virgilio Mail sarà garantito fino al completamento della tua richiesta di esercizio dei diritti senza costi aggiuntivi.

Riassumendo…

  • A breve Virgilio Mail proporrà un canone annuale di 3,99 euro;
  • in alternativa gli utenti possono accettare i cookie e procedere alla profilazione al fine di ricevere pubblicità mirate nella mail;
  • se nessuna delle due soluzioni sono di gradimento dell’utente, questi può sempre decidere di rinunciare al servizio chiudendo il proprio account in qualsiasi momento.