Arrivano i primi dati dall’Africa, come riporta anche Ilcorriere.it, sull’efficacia dei vaccini per contrastare la terribile variante Omicron. Essi si riferiscono alle prime settimane e riguardano gli assistiti (di solito più sani) della più importante assicurazione sanitaria del paese. Lo studio però non è stato pubblicato mentre i dati sono stati resi noti dalla compagnia sanitaria.
I primi dati dell’efficacia del vaccino contro la variante Omicron
Dai primi dati comunicati dal Sudafrica emerge che 2 dosi di vaccino Pfizer hanno ridotto le ospedalizzazioni del 70% rispetto ai non vaccinati.
I dati però non si possono applicare a quelli italiani o ai paesi dell’Unione Europea. Questo perché il tasso di vaccinazione in Sudafrica è più basso (26% circa) e la terza dose quasi non c’è. Con un buon margine di certezza, comunque, si può dire che la variante Omicron è più contagiosa della Delta e che può superare la barriera della doppia vaccinazione. Per avere più notizie si dovranno attendere comunque più dati. In ogni caso si crede che la terza dose ma anche le precedenti due incideranno in modo positivo sui rischi di malattia grave. Secondo l’ultimo report della Rockefeller University ancora in pre-stampa, infatti, chi ha contratto il virus o i vaccinati (anche con terza dose) sono maggiormente protetti contro la variante Omicron.
Leggi anche: Variante Omicron: fino a 70mila casi al giorno in Italia, ecco chi rischia il contagio e il lockdown
[email protected]