Dal 1 maggio in Italia si è deciso di allentare le misure e mandare in pensione il Green Pass per entrare nella maggior parte dei luoghi chiusi e la mascherina, che resta obbligatoria solo sui mezzi di trasporto come treni, aerei, metro e bus, traghetti, ospedali, Rsa, cinema, teatri e luoghi di lavoro privati. Di recente, nel laboratorio di Monza, è stata trovata la variante Omicron 4, una nuova sottovariante di Omicron già molto diffusa in Sudafrica, da dove ha origine. In Italia è la variante Omicron 2, al momento, a causare la maggior parte dei contagi, anche ma nel mondo si stanno diffondendo le varianti BA.

4 e BA.5, simili tra loro dal punto di vista delle mutazioni ma con sintomi diversi rispetto alle varianti note.

Variante Omicron 4, nuovi sintomi insoliti a cui fare attenzione

Come Omicron e Omicron 2, anche le versioni 4 e 5 sembrano essere molto contagiose e hanno una maggiore capacità di eludere le difese immunitarie. Secondo il virologo Fabrizio Pregliasco dell’Università Statale di Milano, le infezioni causate da Omicron 4 e 5, restano localizzate nelle vie aeree superiori, provocando sintomi come naso che cola, vertigini e mal d’orecchio. Sembrano tornare anche la perdita del gusto e dell’olfatto, due sintomi che si erano già visti nelle precedenti varianti insieme a tosse, dolori e febbre.

Secondo l’Oms, le due mutazioni sarebbero ancora più contagiose delle precedenti, ma anche i sintomi sembrano differenti. Si fa riferimento a naso che cola e stanchezza. Fabrizio Pregliasco fa notare che “Sembra meno cattiva, però, attenzione: non è un raffreddore”. Inoltre, le due varianti possono portare anche dolori a stomaco e addome.

Rischio reinfezione

Tra i nuovi sintomi il mal d’orecchio e le vertigini, in quanto BA.4. e BA.5 colpirebbero anche i centri nervosi:

“I casi sono ancora troppo pochi perché ci si possa pronunciare con certezza sull’impatto che Omicron 4 e 5 possano avere sul nostro organismo.

Sembrano ancora più contagiose e le stiamo monitorando. Andremo a migliorare nell’estate con un possibile rialzo dei casi in autunno”.

Inoltre, secondo una ricerca dell’Africa Health Research Institute di Durban, in Sudafrica, le nuove varianti colpiscono anche chi già si è ammalato con Omicron. Ad oggi, in Italia, le persone infettate con le varianti BA.4 BA.5 sono pochissime, si parla di una decina di casi.