Dopo la variante Delta, a far paura è anche la variante Kappa, uno dei sottotipi di variante indiana del Covid-19 nota anche come B.1.617.1. In questi giorni, dopo l’esponenziale aumento dei contagi in Gran Bretagna a causa della variante Delta e anche in Italia, dove si inizia il tracciamento apposito, a spaventare è anche un’altra variante.
Che cos’è la variante Kappa
Secondo Brett Sutton, capo della Sanità di Victoria in Australia, la variante Kappa rientra “nella categoria di contagiosità del morbillo”.
I vaccini sono efficaci anche contro la variante Kappa?
Secondo uno studio dell’Università di Oxford i vaccini AstraZeneca e Pfizer sono efficaci contro la variante Delta e molto probabilmente anche contro la variante Kappa e offrono fino al 96% di protezione per chi ha già fatto le due dosi.
A fare chiarezza sulla variante Kappa e la sua diffusione, è stata anche la vicepresidente e assessora al Welfare Letizia Moratti durante una conferenza stampa:
“I dati sulle “indiane” “Delta” e “Kappa ci dicono che sono diffuse, rispettivamente, con una percentuale del 3,25% e dello 0,8. La variante sudafricana (“Beta”) è al 2% e la brasiliana (“Gamma”) all’1%. La variante inglese è scesa leggermente dal 68% al 64%, l’indiana è passata da una presenza dell’1,2% a maggio, all’1,1% a metà giugno e oggi al è 3,2%. A cui si aggiunge la «sottovariante» indiana Kappa, allo 0,8%.”
E’ quindi facile comprendere il motivo per cui la circolazione di questo virus sta davvero preoccupando.
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