Dopo la variante Delta, a far paura è anche la variante Kappa, uno dei sottotipi di variante indiana del Covid-19 nota anche come B.1.617.1. In questi giorni, dopo l’esponenziale aumento dei contagi in Gran Bretagna a causa della variante Delta e anche in Italia, dove si inizia il tracciamento apposito, a spaventare è anche un’altra variante.

Che cos’è la variante Kappa

Secondo Brett Sutton, capo della Sanità di Victoria in Australia, la variante Kappa rientra “nella categoria di contagiosità del morbillo”.

Anche questa variante risulta molto contagiosa, più del 60% rispetto a quella inglese e col tempo rischia di sostituire la variante Delta classica, che a sua volta dovrebbe rappresentare il 90% dei contagi in Italia entro la fine dell’estate. Da quello che si sa, al momento, la variante Kappa è molto contagiosa e si diffonde maggiormente tra i giovani che hanno tra i 12 e i 20 anni proprio perchè spesso non sono vaccinati. Ecco perché i governi spingono alla vaccinazione dei soggetti più giovani.

I vaccini sono efficaci anche contro la variante Kappa?

Secondo uno studio dell’Università di Oxford i vaccini AstraZeneca e Pfizer sono efficaci contro la variante Delta e molto probabilmente anche contro la variante Kappa e offrono fino al 96% di protezione per chi ha già fatto le due dosi.
A fare chiarezza sulla variante Kappa e la sua diffusione, è stata anche la vicepresidente e assessora al Welfare Letizia Moratti durante una conferenza stampa:

“I dati sulle “indiane” “Delta” e “Kappa ci dicono che sono diffuse, rispettivamente, con una percentuale del 3,25% e dello 0,8. La variante sudafricana (“Beta”) è al 2% e la brasiliana (“Gamma”) all’1%. La variante inglese è scesa leggermente dal 68% al 64%, l’indiana è passata da una presenza dell’1,2% a maggio, all’1,1% a metà giugno e oggi al è 3,2%. A cui si aggiunge la «sottovariante» indiana Kappa, allo 0,8%.”

E’ quindi facile comprendere il motivo per cui la circolazione di questo virus sta davvero preoccupando.

Basti vedere la situazione in Uk e in Portogallo per capire come ancora sia presto per dire di essere usciti dalla pandemia.

Vedi anche: La variante Delta fa paura: ecco chi è più a rischio contagio e perché colpisce alcune categorie

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