La variante Delta cresce in Italia, anche se la curva sembra leggermente rallentare rispetto alle settimane scorse. Il problema, però, rimane il mese di settembre quando riprenderà l’anno scolastico e anche le aziende riapriranno dopo le ferie estive.

Le previsioni per settembre a causa della variante Delta

Secondo Fabrizio Pregliasco, virologo e docente dell’Università Statale di Milano, la fine delle vacanze estive potrebbe coincidere con il ritorno dell’allerta a causa della variante Delta, particolarmente virulenta:

“L’Italia è in una situazione di partenza peggiore dell’estate scorsa e quindi con un rischio, con la ripresa delle attività, che tutto ciò che si sta scambiando nei contesti di vacanza porti a un ulteriore rialzo dei contagi dopo le ferie.

È chiaro che noi abbiamo voluto gestire il turismo, la parte economica, ma del resto non esiste la bacchetta magica. Il virus è un’onda che si sta stabilizzando, potrà esserci magari un leggero calo o comunque non quell’incremento verticale che abbiamo visto, però poi un altro colpo di coda più avanti”

Così ha detto Pregliasco ad Adnkronos. Guardando alle mappe del Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie, infatti, si nota che l’Italia è tutta in zona gialla e alcune regioni come Sardegna, Sicilia, Toscana, Marche e Calabria sono in zona rossa.

Il ruolo della campagna vaccinale

Il virologo ha precisato che i vari contatti umani rappresentano un rischio e anche i vaccinati non hanno il rischio zero di contagiarsi all’aperto in mezzo alla movida, soprattutto se in presenza di non vaccinati. Dunque, se per adesso il mese di agosto sembra procedere senza grandi picchi; basta ricordare che il bollettino del 17 agosto ha segnalato 5.273 nuovi casi, settembre potrebbe rappresentare una svolta e non in positivo. La campagna vaccinale che avanza però, dovrebbe dare una mano in tal senso e se entro la fine di settembre si arriverà al 70% della popolazione vaccinata come previsto, le chiusure e le restrizioni che hanno allertato lo scorso autunno potrebbero non esserci affatto, come si auspica.

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