Si teme una quarta ondata di covid-19 a causa dell’arrivo dell’inverno ma anche per la variante Delta Plus, che inizia a circolare anche in Italia. Negli ultimi giorni, la situazione si mantiene stabile nonostante un leggero rialzo dei contagi. Ma non bisogna abbassare la guardia, è questo il monito degli esperti.

Possibile colpo di coda a causa della variante Delta Plus

Secondo il virologo Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’IRCCS Istituto Galeazzi Milano, ospite ad Agorà su Rai Tre è possibile un colpo di coda del virus:

“Un colpo di coda del virus non ce lo toglie nessuno.

D’altronde c’è probabilità di infettarsi perché una quota di popolazione è ancora sensibile al contagio. Con l’arrivo della stagione fredda andiamo incontro a sbalzi termici e si sta più al chiuso, mentre nel frattempo sta riprendendo la vita normale e le scuole sono aperte: è chiaro che tutto questo forza la possibilità di incremento dei casi”

In alcuni paesi europei, le varianti Delta e Delta Plus stanno causando vari disagi, soprattutto nei paesi dell’Est dove i vaccinati sono pochi. In Gran Bretagna, il premier inglese Johnson, ha in mente un piano B in vista dell’inverno mentre in Austria si teme un lockdown per non vaccinati. Anche la Germania sta vivendo una sorta di quarta ondata, accanto a paesi come Bulgaria, Romania, Lituania, Balcani, dove la situazione è abbastanza grave. Per questo motivo anche in Italia non è possibile escludere a priori una quarta ondata o un colpo di coda.

Aggiornate le mappe europee del Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie

Intanto, sono state aggiornate le mappe epidemiologiche elaborate dall’Ecdc (Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie). Questa settimana sono 1 le regioni che si trovano in zona verde: Umbria, Abruzzo, Molise, Basilicata, Puglia, Sardegna, provincia autonoma di Trento, Liguria, Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta mentre nella zona gialla ci sono Emilia-Romagna, Lazio, Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Toscana, Marche, Campania, Calabria, Sicilia e provincia autonoma di Bolzano.

Nessuna regione si trova nella zona rossa. A livello europeo, la situazione peggiora in Belgio e nel sud dell’Irlanda che tornano in rosso scuro. La Francia è tornata tutta gialla mentre la Spagna è per la maggior parte verde. Rosso scuro anche in Croazia, parte della Polonia, Grecia, Serbia, Bulgaria e Romania.

Vedi anche: Zona gialla e zona rossa: nuove mappe europee del contagio aggiornate e le province italiane dove aumentano i casi