I dati sui contagi in aumento a causa della variante Delta in Italia sono concreti. Alcune regioni, oltretutto, rischiano più di altre anche se ancora si può scongiurare la zona gialla.

Variante Delta plus: quali sono le regioni italiane dove si rischiano restrizioni?

Secondo i dati Agenas tra le regioni dove potrebbero tornare restrizioni a causa dell’aumento dei contagi ci sono il Friuli Venezia Giulia e la provincia autonoma di Bolzano. Per passare in zona gialla le regioni devono mantenere per tre settimane consecutive l’incidenza dei contagi pari o superiore a 50 ogni 100.000 abitanti mentre il tasso di occupazione dei posti letto in area medica deve essere superiore al 15% e in terapia intensiva al 10%.

Entrambe queste regioni stanno mostrando dati in peggioramento e per questo non sono affatto escluse restrizioni come ha sottolineato il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher:

“I dati Covid in Alto Adige sono in peggioramento e potremmo presto trovarci nelle condizioni dell’Austria dove si parla di maggiori restrizioni. Purtroppo la situazione è correlata a quella delle vaccinazioni: abbiamo un tasso di vaccinazione più basso e a questo corrisponde un tasso di diffusione del contagio più alto”

Da fine novembre, in Alto Adige apriranno anche i mercatini di Natale per cui servirà il Green Pass per l’accesso. A tal proposito il presidente ha detto: “Potenzieremo i controlli anche sul rispetto dell’obbligo del Green pass, ma prima di tutto ci appelliamo al buon senso ed al senso di responsabilità della popolazione”.
In merito alle altre regioni, sono tutte lontane dalla zona gialla anche se a registrare un’incidenza superiore alla media sono state Campania, Veneto, Lazio, Toscana e Emilia Romagna mentre in Calabria è sotto osservazione il dato dell’occupazione degli ospedali, così come nelle Marche e in Umbria.

I paesi europei dove tornano le restrizioni

Nel frattempo nel resto d’Europa aumentano i paesi dove le restrizioni si fanno più stringenti.

In Olanda, torna il distanziamento sociale e l’obbligo di indossare la mascherina nelle stazioni, musei e università ma anche il Green Pass, che sarà chiesto per accedere ai musei e ai dehors di bar e ristoranti. In Austria da lunedì 8 novembre scatterà il livello 2 con l’entrata in vigore della ‘regola delle 2G’ ossia ristorazione serale ed eventi senza posti assegnati solo per persone vaccinate o guarite dal covid da non più di 6 mesi. Se dovessero aumentare i casi di posti occupati in rianimazione sarà valido solo il tampone molecolare.

In Russia a causa dei contagi sempre più alti, dal 7 novembre saranno chiusi tutti i ristoranti, negozi, bar, cinema, palestre e luoghi culturali. Rimarranno aperti solo farmacie e supermercati. In Lettonia c’è già un lockdown fino al 15 novembre, la maggior parte di negozi sono chiusi ed è tornato anche il coprifuoco. Restrizioni anche in Romania dove i casi sono in salita e il sistema sanitario al collasso.

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