Gli italiani sono di nuovo in allerta e il motivo non è soltanto legato ai rincari delle bollette. Nessuna sorpresa, è il covid-19 che sta rialzando la testa e nell’occhio del ciclone c’è la nuova variante Cerberus. Negli ultimi giorni i contagi sono di nuovo aumentati. Sembra di rivivere la solita scena: arriva l’autunno, iniziano i primi sbalzi di temperatura e i primi freddi, si parte con un pò di mal di gola e poi via via tutti gli altri sintomi che portano a fare il tampone fino alla positività.

Ogni volta, sembra sempre la stessa storia. E per questo autunno, i segni che si ripeta ci sono tutti.

Dopo la variante Omicron 5, che ha causato la forte ondata dello scorso luglio, gli esperti sono in allerta per la sottovariante BQ.1.1 o Cerberus. Ma cerchiamo di capire meglio di che cosa si tratta.

Nuova variante Cerberus farà tanti contagi entro fine novembre

Non è ancora chiaro se i sintomi siano più o meno gli stessi delle precedenti varianti. Gli esperti sono concordi nel puntare l’attenzione sulle sottovarianti definite «pentagono», così chiamate perché condividono cinque mutazioni. Insomma, il covid-19 muta ma, quello che è certo, è che non cambia il modo in cui si ripresenta ad ondate. Il rialzo dei contagi degli ultimi giorni sembra dimostrare ciò. Delle nuove sottovarianti Omicron si era parlato qualche giorno fa, dopo la scoperta di un biologo canadese, Ryan Gregory, che aveva aggiunto all’elenco dei nuovi ceppi Gryphon, Minotaur, Chiron, Aeterna, Typhon e Cerberus. Proprio su quest’ultima variante si era concentrata l’attenzione. Secondo il noto virologo ​​Fabrizio Pregliasco, è chiaro che le nuove mutazioni arriveranno anche in Italia e saranno quasi certamente protagoniste di nuove ondate. La speranza è che avranno un impatto sulla salute sempre minore.

Si teme una mega ondata in autunno

Che la variante Cerberus sia destinata a prendere il sopravvento, lo ha detto anche Cornelius Roemer, bioinformatico specializzato in evoluzione virale del “Biozentrum” dell’Università di Basilea: il nuovo ceppo BQ.

1.1, sarà protagonista di una nuova ondata in Europa e nel Nord America prima della fine di novembre. Grazie ad un grafico, lo scienziato ha dimostrato che da metà agosto a fine settembre, il virus ha avuto una certa crescita e con le nuove mutazioni in agguato, la possibilità di nuove ondate nelle prossime settimane sono più che possibili.

Novembre, insomma, sembra il mese destinato ad ospitare una nuova ondata covid, caratterizzata da un mix di mutazioni che hanno reso sempre più trasmissibile il virus. In particolare, la variante BQ.1.1 è in grado di sfuggire “anticorpi monoclonali che risultano efficaci contro BA.5”. Tesi sostenuta anche da Tom Peacock, virologo dell’Imperial College di Londra, secondo cui le sottovarianti «pentagono» sarebbero in grado di innescare picchi non indifferenti. Insomma, dopo Omicron 5, abituiamoci a sentir parlare della variante Cerberus, almeno per i prossimi due mesi.