Saranno in parte soddisfatti i complottisti e negazionisti del Covid, spunta indagine da parte di Pfizer e Moderna su vaccini e rischi cardiaci. Ma prima di dare ragione a coloro che hanno manifestato e mostrato pieno dissenso durante le restrizioni, vediamo nello specifico di cosa si tratta.

Come al solito, infatti, si rischia di strumentalizzare una notizia che in realtà potrebbe essere interpretata in maniera completamente diversa, magari un semplice e doveroso scrupolo da parte della grandi case farmaceutiche che hanno prodotto e venduto la maggior parte dei vaccini presenti sul mercato.

Vaccini e rischi cardiaci, come stanno le cose?

Le grandi aziende non lasciano nulla per intentato, soprattuto quando si tratta di far soldi. È anche vero, però, che se i prodotti commercializzati non erano sicuri, si rischia poi di perdere tutti i guadagni ottenuti e aggiungere al conto anche molto, ma molto altro. Meglio quindi vederci chiaro. Quali sono gli effettivi rischi dei vaccini? Da qualche tempo si parla di possibili conseguenze a livello cardiaco e, secondo alcuni studi, a rischiare di più sono proprio i più giovani. Come stanno le cose? Pfizer e Moderna hanno deciso di aprire una vera e propria indagine con una serie di test per scoprire come stanno realmente le cose e se c’è un nesso tra vaccini i rischi cardiaci.

Il termine miocardite è stato sentito spesso negli scorsi mesi, da quando in pratica sono arrivati i primi vaccini. C’era chi ci metteva in guardia da possibili danni al cuore, almeno a lungo termine, ma dobbiamo altrettanto ammettere che le soluzioni al quel tempo non erano tante. L’alternativa di cure contro il Covid è stata quasi sempre scartata dalla scienza ufficiale e il vaccino era rimasta l’unica soluzione disponibile nell’immediato. Ora però c’è chi vuole fare il punto della situazione, visto che il quadro sociale sembra vivere finalmente momenti di distensione e il sistema sanitario è uscito dal grande stress che ha vissuto dal 2020 fino a oltre la metà del 2021.

Nuovi test sicurezza contro i farmaci anti-Covid

Possibili miocarditi e infiammazioni al cuore, questo l’allarme lanciato Nbc News. Secondo i giornalisti Pfizer e Moderna, i due principali colossi del settore, hanno avviato una serie di test per capire se effettivamente ci siano correlazioni tra i vaccini e i rischi cardiaci. Le indagini dovrebbero durare la bellezza di 5 anni, un lasso di tempo non da poco, ma giustificato dal fatto che si tratta appunto di possibili conseguenze riscontrabili nel tempo, in quanto i rischi paventati sono a lungo termine.

Come sappiamo, da un punto di vista legale negli USA i vaccini furono accettati dalla Food and Drug Administration (Fda), mentre da noi in Europa l’assenso arrivo dall’EMA. I farmaci in questione saranno esaminati da esperti del settore. Nello specifico Pfizer ha scelto la Pediatric Health Network per i preparativi preliminari dei test. Le infiammazioni cardiache riscontrate si sono presentate in maggior numero nei più giovani, è ragionevole quindi pensare di affidarsi a specialisti di queste età. Ad ogni modo, al momento il monito non cambia e vaccinarsi è ancora la soluzione migliore per evitare che le patologie da Covid possano insorgere in forme più gravi. Positivo, però, che anche le aziende si stiano muovendo per rendere i propri farmaci sempre più sicuri e scongiurare quantomeno conseguenze ancora più gravi.