Il caos attorno al vaccino AstraZeneca preoccupa chi deve sottoporsi alla seconda dose. Le regioni stanno seguendo le indicazioni dell’Aifa di inoculare un vaccino diverso, quindi Pfizer o Moderna, per chi ha meno di 60 anni e si era vaccinato con la prima dose con il siero anglo-svedese.

La richiesta del risarcimento per i vaccinati con AstraZeneca

La situazione ha generato molta confusione tra gli over 60 che dovranno comunque vaccinarsi con AstraZeneca e temono effetti collaterali e chi ha meno di 60 anni che tema di fare la seconda dose con un altro vaccino nonostante le rassicurazioni.

Il Codacons, a tal proposito, ha richiesto maggior chiarezza e ha persino lanciato un’azione collettiva per chiedere un risarcimento per gli under 60 che hanno ricevuto AstraZeneca.
Come riporta il sito Today, che ha intervistato Marco Ramadori, avvocato e presidente del Codacons, si richiede maggiore chiarezza in un clima di incertezza causato dalle notizie contraddittorie. In una nota, poi, l’associazione ha fatto sapere che:

“La situazione di totale incertezza e i continui cambiamenti nel piano vaccinale hanno di fatto messo potenzialmente a rischio la salute di quei soggetti che hanno ricevuto Astrazeneca pur essendo categorie a cui la somministrazione di tale vaccino era sconsigliabile. Errori, ritardi e repentini dietrofront da parte degli enti pubblici che aprono ora le porte ai risarcimenti in favore dei cittadini”.

Da quando è iniziata la campagna vaccinale le decisioni sul vaccino inglese sono cambiate più volte. Prima era stato dato l’ok per tutti gli under 55, poi a seguito di alcuni casi di trombosi era stato raccomandato solo per over 60 fino agli Open Day per giovani dove veniva somministrato AstraZeneca. Gli ultimi episodi di trombosi che hanno riguardato giovani donne hanno portato ad un altro cambio rotta e il ministero della Salute ha raccomandato AstraZeneca per gli over 60. Ora le Regioni si stanno adeguando e la maggior parte seguiranno le indicazioni di inoculare la secondo dose con Pfizer o Moderna.

L’iniziativa di ricorso del Codacons

Secondo il Codacons, i continui cambiamenti “hanno di fatto messo potenzialmente a rischio la salute di quei soggetti che hanno ricevuto Astrazeneca pur essendo categorie a cui la somministrazione di tale vaccino era sconsigliabile”. Per questo si richiede un risarcimento tramite un’iniziativa dell’associazione: come spiega Ramadori dal sito del Codacons è possibile scaricare il modulo e presentare una diffida anche in “assenza di conseguenze fisiche legate alla vaccinazione, e per i potenziali rischi corsi sul fronte della salute”.

Vedi anche: Mix vaccini AstraZeneca-Pfizer: cosa cambia nelle regioni con la seconda dose

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